Orso marsicano a rischio estinzione, richiesti interventi atti alla tutela

Carrara: "Regione non ha nemmeno aperto piani dei Parchi"

17 Novembre 2014   11:30  

Dopo alcuni spiacevoli episodi recentemente avvenuti, sempre più nitida si avverte nei territori a ridosso del Parco nazionale l'esigenza di tutelare ulteriormente l'orso marsicano, che del parco è oltretutto animale simbolo.

Se ne è parlato nel corso del convegno "Uomini ed Orsi", tenutosi a Pettorano sul Gizio su iniziativa del comitato "Dalla parte dell'orso" in apertura della Festa del Letargo. Il convegno ha vito la partecipazione tra gli altri dell'assessore regionale alla Montagna Donato Di Matteo, che ha ribadito la necessità di un costante monitoraggio dei plantigradi.

"I radiocollari sono gli strumenti più utili per controllare gli spostamenti degli orsi" - ha affermato Di Matteo - "e dato che questi non possono essere impiantati qualora l'animale non sia anestetizzato, il governo deve giocoforza rivedere quei provvedimenti che proibiscono l'anestesia. Al contempo, vanno approvati i relativi piani dei Parchi e va aperta una seria concertazione".

Al riguardo ha risposto il presidente del Parco, Antonio Carrara, che ha voluto rimarcare come "i piani non sono stati attuati perché la Regione non li ha mai nemmeno aperti". L'importanza della sopravvivenza dell'orso marsicano, specie per cui il rischio di estinzione sembra doventare sempre maggiore, è stata ribadita con forza anche dal presidente onorario del Wwf Fulco Pratesi.

Intanto, è stato approvato un documento approvato dai sindaci dei Comuni del centro Abruzzo contenente richieste in tredici punti atte a tutelare l'orso, che sarà a breve sottoposto all'attenzione del Ministero dell'Ambiente e dell'assessorato regionale.


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