Quando Regione fa rima con Corruzione

02 Ottobre 2014   07:36  

Una lunga striscia di "delitti" unisce nel tempo la vicenda di Antonio Tony Sorgi ai clamorosi arresti del 1992, quelli della Giunta Salini per lo scandalo dei fondi POP.

Dato atto, da bravi giornalisti, che il direttore Sorgi avrà modo e maniera, in lungo e in largo, soprattutto in lungo, di provare la propria innocenza e che alla fine, con i tempi consoni alla Giustizia italica, gli attori dello scandalo dei fondi POP furono tutti assolti, con eccezione del Presidente Salini, condannato per falso ideologico a 1 e 8 mesi, restiamo con l'irrisolto interrogativo di come sia possibile che in Abruzzo non passi legislatura senza che in Regione si arresti qualcuno. E parliamo di dipendenti, non di politici.

Attualmente è in piedi l'inchiesta Ecosfera, nella quale è coinvolta la Dirigente del Servizio Stampa della Giunta regionale, Vanna Andreola, ma  per l'attività svolta in ambito fondi europei; la vicenda dell'Assessore alla cultura della scorsa legislatura, Luigi Gigi De Fanis, ha portato alla luce le responsabilità di dirigenti e funzionari del settore, con provvedimenti restrittivi a carico della responsabile del centro Servizi culturali di Sulmona.

Nel recente passato si rammenta un altro arresto eccellente di un altro "potente" dirigente, Antonio Iovino, per diversi mesi ai domiciliari.

Ma si potrebbe continuare a lungo, scavando nella memoria e negli archivi.....

Non serve.

Il fenomeno è comunque preoccupante con questi pochi esempi e si ha un bel dire che "la responsabilità penale è personale"....lo sappiamo benissimo, ma il ripetersi di questi episodi in un ambito che, per quanto ampio e articolato, è comunque circoscritto deve indurre ad un'attenta riflessione.

La prima che mi viene in mente è che, in barba alla separazione dei poteri voluta dal leggi, politica e gestione continuano ad interagire secondo codici, talvolta di stampo mafioso (e meno male che in Abruzzo non c'è malavita organizzata) che sfuggono ad ogni tentativo di regolamentazione.

Certamente non aiuta, e per certi versi illumina, la circostanza che molti funzionari e dirigenti regionali sono entrati nel tempo in politica (Enzo Lombardi o Angelo Di Paolo, alcuni degli esempi) e che oggi, novità di questi tempi, i politici trombati o senza sbocchi non disdegnino gli incarichi amministrativi: l'ex Assessore regionale Amicone da qualche anno è Direttore dell'Arta, l'ex Consigliere Ruffini Capo di Gabinetto di D'Alfonso, l'ex Consigliere Milano funzionario di Di Pangrazio in Consiglio, l'ex Consigliere Palomba, abbiamo letto, aspira a fare il "portaborse" in Forza Italia.

Ai decisori politici mancherà quindi anche il possibile controcanto di qualche dirigente o funzionario che, per quanto di fiducia, veda le cose da un altra prospettiva, per esempio quella dei cittadini, degli utenti, della gente della strada. Chissà....

Così invece davvero se la cantano e se la suonano!

Ma per tornare al nostro ragionamento, il ripetersi costante di episodi di corruzione in ambito regionale deve accendere uno spot di attenzione sulla validità del sistema di controlli che deve vigilare sia sull'attività interna sia su quella delle aziende e agenzie partecipate e controllate.

Ovviamente il principale baluardo starebbe nella correttezza ed onestà di ogni singolo operatore, dal commesso al direttore, ma questo è un discorso che in un paese diffusamente e profondamente corrotto, com'è l'Italia di questi anni, rischia di apparire utopico.

Allora che si stia almeno alle regole, anche quelle di buon senso, che non possono portare a concentrare nelle mani di una sola persona l'attività di mezza Regione!

Che non possono permettere ad un dirigente/direttore di essere capo dello stesso settore, soprattutto se vi girano molti soldi, a tempo indefinito.

Che non possono consentire che chi ha commesso reati nell'esercizio delle proprie funzioni, sfruttandole per fini criminosi, venga ripreso in servizio come se nulla fosse, in attesa di una condanna definitiva che potrebbe arrivare dopo decenni.

E con questo mi sono anche sfogato, ma la giornata è rovinata.


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