Rai, sede abruzzese in stato di agitazione. Critiche al dg Masi

Critiche alla scelta di cambiare il caporedattore

22 Dicembre 2010   20:11  

"Del gran pasticcio di Pescara, si occupi urgentemente il consiglio di amministrazione . Qui abbiamo la prova provata che l'Azienda non c'e' piu'. Roba da Rai di Masi". E' la dichiarazione del segretario nazionale Usigrai Carlo Verna. "Ormai - aggiunge - gia' da tempo riteniamo inutile aggettivare diversamente. L'assemblea della sede abruzzese compatta ha denunciato vizi logici, contraddizioni palesi e norme violate. Scontata la solidarieta' dell'Usigrai alla redazione, ma con questo direttore generale davvero non si puo' piu' continuare".

La Rai Abruzzo è in agitazione per la scelta di cambiare il caporedattore alla guida della Testata Giornalistica Regionale.
L'assemblea di redazione della Rai di Pescara ritiene "un'inaccettabile lesione dei diritti della redazione ma anche un umiliante trattamento, per i colleghi coinvolti in prima persona, l'annuncio di un avvicendamento ai vertici con la nomina di un nuovo caporedattore". E' quanto si legge in un documento, approvato con 17 voti a favore e 1 astenuto inviato, tra gli altri, al direttire di testata della Tgr e al segretario dell'Usigrai oltre che all'Assostampa abruzzese. "Cosa pensare nel merito di una sostituzione che, per stessa ammissione del direttore, non ha 'motivazioni professionali', che lo stesso direttore di testata ha definito 'sofferto' e contro il quale ha detto di essersi opposto in tutti i modi? Non resta che pensare - si legge sempre nel documento - che la direzione generale abbia imposto una arbitraria forzatura con pericolose conseguenze politiche che viola l'autonomia contrattuale del direttore di testata,ma che soprattutto mette pesantemente a rischio l'autonomia della redazione abruzzese della Rai. Una decisione con cui la direzione generale si assume una grave responsabilita' e che rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol, cioe' la violazione della propria circolare del 4 novembre in cui si sospendevano i passaggi di livello per contenere le spese. All'incontro romano tra direttore di testata e caporedattore la redazione - ricorda la nota - chiedeva elementi di chiarezza ma soprattutto di conforto ad affrontare con serenita' e coesione le impegnative sfide professionali dei prossimi mesi, dopo quasi un anno di estenuante incertezza. Abbiamo ottenuto l'esatto contrario:e' stato nominato un nuovo caporedattore con una procedura palesemente lesiva delle norme contrattuali,ma e' ancora del tutto incerta la posizione dell'attuale caporedattore che dovra' pronunciarsi sulla proposta di nuovo incarico(la sola che gli e' stata presentata in luogo delle 3 che solitamente vengono offerte in questi casi). Si prefigura una situazione di interregno difficilmente decifrabile e si prospetta comunque un periodo di ulteriore fibrillazione. L'assemblea chiede all'Usigrai di impegnarsi per ricostruire nella redazione di Pescara quel sistema di regole che garantisca tutela della professionalita' e autonomia editoriale,proclama lo stato di agitazione e consegna al Cdr un pacchetto di tre giorni di sciopero".


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