Regioni in transizione, Chiodi punta su un'azione importante con l'Unione Europea

25 Ottobre 2012   15:30  

"Proseguiamo nell'azione per il riconoscimento da parte dell'Unione europea del nuovo regime per le regioni 'in transizione'. Il governo nazionale, pur esprimendo contrarieta', si e' dichiarato disponibile a far fronte con risorse nazionali al differenziale che ne conseguirebbe. Per questo esprimo soddisfazione dopo l'incontro di oggi perche' e' importante per l'Abruzzo non perdere risorse fondamentali per sostenere i processi di crescita e di sviluppo del territorio". Lo ha detto i presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, a margine dell'incontro di oggi presso gli uffici del Ministro per la Coesione Territoriale con il Ministro Fabrizio Barca e i Presidenti delle Regioni Sardegna, Ugo Cappellacci, Basilicata, Vito De Filippo e rappresentanti del Molise. Al termine della riunione anche le altre Regioni coinvolte hanno espresso soddisfazione sull'esito dell'incontro. Abruzzo, Molise, Sardegna e Basilicata sulla base delle attuali proposte della Commissione Europea sulla politica di coesione 2014-2020, si qualificano come Regioni "in regime di transizione" e, quindi, beneficiarie di risorse aggiuntive rispetto all'ammontare che sarebbe riconosciuto qualora non fosse istituita questa nuova categoria di Regioni. Nell'incontro, si e' convenuto che le Regioni con un prodotto interno lordo compreso tra il 75% e il 90% della media comunitaria, siano meritevoli di contributi finanziari intermedi fra le fasce superiore e inferiore. Il Ministro Barca ha rilevato che se tale maggiore onere verra' messo a carico del bilancio europeo, come nella proposta attuale della Commissione, l'Italia nel suo complesso subira' un esborso finanziario superiore all'entrata essendo assai elevato il numero di tali Regioni di altri Stati Membri. Si ritiene dunque conveniente per l'Italia farsi autonomamente carico di tale onere per le proprie Regioni "in transizione".


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