Ricerca, Lav, per topi uccisi al Negri Sud a giudizio direttore

12 Febbraio 2015   12:01  

La Procura di Lanciano ha rinviato a giudizio il direttore amministrativo dell'Istituto di ricerca Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro (Chieti) per il reato di uccisione di animale senza necessita'.

Lo annuncia in una nota la Lega Antivivisezione nazionale (Lav), che da una propria denuncia nel maggio 2014 fece partire l'inchiesta della forestale di Chieti.

"La Procura di Lanciano che aveva aperto un'indagine in seguito alla denuncia presentata dalla Lav, ha rinviato a giudizio il direttore amministrativo della Fondazione Mario Negri Sud, con l'imputazione di uccisione di animali senza necessita' (art. 544 bis del Codice penale) in quanto avrebbe causato la morte di circa 750 topi 'Mus Musculus' destinati alla ricerca e, non potendo utilizzarli o farli utilizzare per tale fine, ne disponeva la soppressione 'per contenere i costi della struttura'", si legge nella nota della Lav.

L'udienza e' stata fissata per il prossimo 25 giugno. Il pm titolare dell'inchiesta e' Francesco Menditto, procuratore capo di Lanciano. "Altri 800 topi, invece, sarebbero stati trasferiti presso l'Universita' di Bari", aggiunge la Lav.

"La legge deve essere rispettata anche in ambiti come la sperimentazione animale: non ci sono 'zone franche' - sottolinea nella nota la Lav -.

La norma comunitaria e nazionale e la giurisprudenza hanno ampiamente chiarito che tutti gli animali sono essere senzienti e vanno curati e accuditi rispettandone l'etologia, indipendentemente dalla loro destinazione finale.

Chiediamo quindi controlli qualificati nelle strutture che utilizzano animali per la sperimentazione, per evitare che casi analoghi si ripetano".


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