Ricerca idrocarburi a Colle Dei Nidi: polemiche contro la Provincia ''voltagabbana''

29 Ottobre 2013   16:49  

Riceviamo dal Comitato Abruzzese per la Difesa dei beni Comuni e dal Coordinamento Nazionale NO TRIV e pubblichiamo.

''Come noto, la Giunta della Provincia di Teramo ha deliberato di non costituirsi in giudizio dinanzi al Tar contro il decreto di conferimento del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato “Colle dei Nidi”, rispedendo così al mittente la richiesta pervenutale il 10 ottobre dai Comuni di Bellante, Mosciano Sant’Angelo e Campli. O, almeno, così ritiene di aver fatto con una delibera che stabilisce tutt'altro'.

Tuttavia, diamo per buono quanto dichiarato in un'intervista dal suo Presidente.

Questo è invece quanto sosteneva la provincia di Teramo, insieme a quelle di Chieti e Pescara, qualche anno fa:

.... contro la cosiddetta petrolizzazione della regione Abruzzo per rispettare la vocazione di un territorio … nessun indotto potrebbe compensare la perdita certa di interi comparti legati all’agricoltura, alla pesca e soprattutto al turismo”.

Tutto questo accadeva il 2 ottobre 2010, a Pescara, nel corso di quella conferenza promossa, paradossalmente, dall’Assessore all’Ambiente della Provincia di Teramo, Francesco Marconi.

Sue le seguenti parole:

La costa, i Comuni che affacciano sul litorale, le colline sulle quali si produce olio, vino e prodotti agricoli di eccellenza, l’attività ittica e quella turistica sarebbero irrimediabilmente compromessi da un’attività estrattiva come quella che è possibile ipotizzare dalle richieste delle società petrolifere”.

Tre anni dopo accade esattamente quello che ti aspetti dalla vecchia politica parolaia, pressappochista e disinformata, incarnata in questo frangente dalla Provincia di Teramo.

Questa è la trascrizione di alcuni passi di una sua intervista rilasciata ad una nota emittente televisiva:

Dal punto di vista tecnico la Provincia di Teramo, tramite la sua Avvocatura e i suoi settori ha risposto di non avere né competenza né interesse a ricorrere dal punto di vista tecnico-amministrativo e giuridico.

Non è che possiamo fare ricorso contro tutto per quello che non ….

Ci sono degli atti con cui la Provincia di Teramo si è espressa molto chiaramente.

La Provincia di Teramo ha fatto una prima delibera del Consiglio Provinciale dove esprimeva la propria contrarietà alla trivellazione per ricerca di idrocarburi liquidi; per quelli gassosi, no.

Ed io ricordo che il Consiglio fece tutto un ragionamento sulla questione del metano: cioè i cittadini devono sapere che la mattina quando accendono il gas o quando si fanno la doccia e si riscaldano o quando, la sera, mettono i bambini al calduccio, lo devono al metano e il metano è un idrocarburo e va estratto trivellando.

Non c’è altra maniera … Non ci possiamo mettere a spendere i soldi pubblici per fare ricorsi al TAR contro qualunque foglia che si muova ….”.

Andiamo per ordine.

Punto primo: dal punto di vista tecnico, per usare un termine caro alla Provincia di Teramo, questa è competente e lo è a tal punto che uno dei motivi posti a base del ricorso promosso innanzi al TAR LAZIO è che la Provincia di Teramo non è stata chiamata ad esprimersi in merito al progetto di “Colle dei Nidi” mentre la legge lo prevede espressamente.

Punto secondo: il titolo minerario “Colle dei Nidi” riguarda la ricerca di idrocarburi sia liquidi sia gassosi: è scritto anche nell’oggetto della delibera approvata dalla Giunta.

Dunque, la Giunta ha disatteso l’indirizzo del Consiglio Provinciale che si è schierato da tempo contro la ricerca di idrocarburi liquidi sul litorale e sulle colline teramane. Così stando le cose, a rigor di logica sembrerebbe che la Presidenza potrebbe/dovebbe essere "sfiduciata" dal Consiglio Provinciale.

Punto terzo: la costituzione in giudizio dinnanzi al TAR alla Provincia sarebbe costato ZERO EURO. Quanto al lavoro di penna, avrebbero dovuto metterci mano gli uffici preposti dell’Ente (Avvocatura) il cui costo è già a carico del bilancio della Provincia e, quindi, dei contribuenti. Nessun costo aggiuntivo, quindi.

Punto quarto: la Provincia di Teramo non fa ricorso contro tutto e contro tutti, anche quando c’è da difendere gli interessi di chi contribuisce al suo bilancio. Ma fa anche di peggio: butta letteralmente dalla finestra 575 mila euro di fondi comunitari per inutili e costosissimi voli in Croazia. E’ così che si utilizzano i soldi pubblici a cui tanto tiene l’Amministrazione teramana?''

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore