Riconosciuto colpevole di abusi sui nipotini, 69enne teatino condannato a 6 anni e mezzo

I fatti risalgono al 2003 quando i minori avevano 6 e 4 anni

18 Dicembre 2014   13:05  

Erano stati affidati al nonno, ma secondo i riscontri raccolti dagli inquirenti la loro esperienza sarebbe stata contrassegnata da una serie di abusi sessuali riconosciuti in tre gradi di giudizio.

Con l'accusa di abusi sessuali sui nipotini, all'epoca dei fatti contestati di 6 e 4 anni, un 69enne di Chieti è stato condannato in terzo grado dalla Corte d'Appello di Perugia alla pena di 6 anni e mezzo di reclusione, con l'aggravante del rapporto di ascendenza e della minore età sulle parti offese.

Gli episodi risalgono a quel che risulta al 2003, allorché i due fratellini (un maschio ed una femmina che ora hanno rispettivamente 17 e 15 anni) trascorsero un fine settimana a causa dei nonni paterni, al termine del quale i due avrebbero manifestato una gran fretta di andare via. I genitori non avrebbero dato inizialmente gran peso alla cosa, senonché alcuni giorni dopo una vicina di casa si sarebbe vista domandare da uno dei due fratelli perché il gatto si toccasse i genitali, ed al momento di chiedere il motivo di tale domanda si sarebbe sentita rispondere che "nonno ci fa fare la stessa cosa con i suoi".

La vicina raccontò l'episodio ai genitori, che decisero di sottoporre i figli ad alcune sedute psichiatriche che avrebbero attestato l'attendibilità dei racconti. Da lì partì poi l'inchiesta, che portò alla condanna dell'uomo in primo grado a 10 anni (con 50.000 euro di risarcimento a ciascuno dei minori e 25.000 a ciascuno dei genitori), poi ridotti a 6 anni e mezzo in secondo grado e riconfermati infine dalla Corte d'Appello perugina.


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