Stadio Acquasanta per Cialente la colpa è anche dei tifosi
«L'apertura della tribuna sud ha rallentato i permessi»
Dopo le immagini esclusive dei "non lavori" nello stadio dell'Acquasanta siamo andati dal sindaco Massimo Cialente a chiedere spiegazioni per il rallentamento dei lavori.
«La colpa è anche dei tifosi - ha detto il sindaco - il rallentamento dei lavori deriva da due fattori, per primo il fatto dell'adeguamento sulle "barriere architettoniche", ma il secondo scoglio ben più difficile è stata la richiesta di non costruire il varco al centro della tribuna sud quella dei tifosi aquilani. Io ricordo - continua il primo cittadino - che i tifosi vennero qui al Comune e senza mezzi termini ci chiesero questa cosa ed il gli dissi che avrebbe rallentato tutto, non vollero sentire ragioni e li abbiamo accontentati. Certo - conclude Cialente - questa variazione a progetto approvato ha portato via tempo per via delle varie autorizzazioni nelle quali il Comune non aveva competenze nè responsabilità, ma siamo sicuri che entro fine agosto, inizio di settembre lo stadio sarà pronto».
Questo, però non basta a fare lo stadio e chiediamo al sindaco se il bando di gara per il manto erboso e l'illuminazione sia stato fatto, «Dobbiamo prendere ancora del denaro ho già posto il problema in sede di bilancio - dice il sindaco - certo senza illuminazione gli stadi non si fanno più e dobbiamo ancora prendere anche le poltroncine».
Infine due parole sulla riunione segretissima con la proprietà dell'Aquila calcio svolta pochi minuti prima, «Si è vero, sono venuti qua Corrado Chiodi e gli altri della società dell'Aquila Calcio, - ha detto il sindaco - mi hanno espresso la difficoltà nel portare avanti il progetto per problemi di liquidità. Loro - continua il sindaco - hanno molti lavori, ma nessun pagamento a causa del blocco della ricostruzione, li ho rassicurati che entro un paio di mesi i soldi arriveranno. La colpa - conclude Cialente - è soprattutto dell'altro Chiodi, Gianni, che l'anno scorso rimandò indietro oltre 400 milioni di euro, lei capisce quante cose si potevano fare con quei soldi...».
