Teatro di improvvisazione a Chieti, uno spettacolo all'insegna della creatività

Esistono molti sistemi per sviluppare la propria personalità, e tra questi uno dei più divertenti e creativi è il teatro di improvvisazione, una forma di recitazione che prevede un apporto molto limitato del classico copione di scena.

"Il teatro di improvvisazione è fondamentalmente una lezione di vita", sostiene Sergio Di Pasquale, regista teatrale per hobby, nella vita funzionario pubblico del Comune di Chieti, "poiché aiuta l’attore nello sviluppo della propria arte e di molti aspetti della sua stessa personalità, dal momento che si basa quasi tutto sulla capacità di creare qualcosa dal nulla, sfruttando al massimo la creatività, e comunicarlo agli altri. Altre caratteristiche peculiari di tale forma di teatro sono il lavoro di gruppo, la capacità di prendere decisioni molto in fretta e la disponibilità a prendersi dei piccoli rischi, al fine di rendere l'improvvisazione il più possibile naturale e spontanea".

Ma gli effetti positivi del teatro di improvvisazione, secondo Di Pasquale, non si fermano all’ambito scenico, "poiché il saper improvvisare si può poi estendere a molti altri ambiti di vita, dal momento che se ben indirizzato può rivelarsi un ottimo espediente per vivere con maggiore rilassatezza, ironizzare sui propri difetti e, perché no, potenziare la propria concentrazione ed immaginazione".

Generalmente, spettacoli del genere sono frutto di laboratori teatrali della durata di nove mesi, al termine dei quali si tengono due spettacoli. Quest’anno la rappresentazione avrà luogo il 22 ed il 29 giugno, sempre alle ore 21, rispettivamente in piazza Malta a Chieti ed in piazza San Pio X a Chieti Scalo. Il titolo dello spettacolo è "Ciuccio e presentoso", opera corale che ironizza sulle piccole e grandi fobie di persone comuni solite sottoporre i propri problemi ad un improvvisato psicologo.

Il tutto, rigorosamente all’insegna dell’improvvisazione e della spontaneità.

Lorenzo Ciccarelli