Vasta Operazione Anti-Isis a Roma, Volevano Colpire con Autobomba nella Capitale

12 Marzo 2016   09:22  

E' stata un'intuizione dei Carabinieri della Compagnia Roma Centro in occasione dell'arresto, lo scorso novembre di Carlito Brigande, a permettere alle forze dell'ordine di smantellare una pericolosa quanto vasta cellula dell'Isis in Italia che si preparava a colpire la capitale anche con autobomba.

Si è svolta per tutta la notte nella Capitale la vasta operazione dei Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Roma, nell'ambito di un'indagine diretta dalla Procura della Repubblica della Capitale, hanno portato a termine un'operazione antiterrorismo nei confronti di militanti jihadisti affiliati all'Isis.

In particolare, all'esito delle indagini dei Carabinieri, accogliendo la richiesta formulata dalla Procura della Repubblica di Roma, il Gip dello stesso Tribunale ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino macedone quarantunenne, Maqelara Vulnet alias Carlito Brigande e di un cittadino tunisino ventinovenne, Firas Barhoumi, ai quali viene contestato il delitto di appartenenza ad un'associazione con finalità di terrorismo, con l'aggravante della transnazionalità del reato.

"Gli accertamenti del Ros sono consistiti in analisi di materiale documentale ed informatico, di tabulati telefonici e telematici, pedinamenti ed intercettazioni, hanno fornito chiari elementi da cui è emerso che: "nei giorni antecedenti al suo arresto, Brigande Carlito era in contatto attraverso vari sistemi di chat, con Firas Barhoumi, che già in quel periodo si trovava in Iraq, quale ''foreign fighter'', a combattere in seno alle milizie terroristiche del ''Daesh''; i due indagati si erano conosciuti tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015, durante un periodo di comune detenzione in carcere, dove Barhoumi aveva intrapreso l'opera di proselitismo jihadista nei confronti di Carlito Brigante".

Proprio la figura di Brigande è stata fondamentale per far emergere gli intenti terroristici della cellula dormiente.

Una terza persona è stata arrestata dai Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale, la scorsa notte, in Roma, nell'ambito della stessa operazione. Si tratta di Abdula Kurtishi, "ventiseienne macedone, ricercato in campo internazionale perché evaso da un carcere macedone dove stava scontando una condanna ad anni 8 di reclusione per rapina", spiega una nota dei Carabinieri. "Gli approfondimenti investigativi sul suo conto - chiarisce la nota - hanno poi consentito di scoprire che dopo essere transitato in diversi Paesi europei, aveva fatto ingresso in Italia a ottobre scorso dove si avvaleva di documenti falsi e identità fittizie".

Kurtishi "è stato quindi tratto in arresto sia per l'evasione da lui compiuta nel suo Paese, che in flagranza di reato, perché trovato in possesso di documenti falsi". Su ordine della Procura di Roma, i Carabinieri hanno infine eseguito ulteriori perquisizioni, nei confronti di altre persone risultate in contatto con i soggetti destinatari dei provvedimenti restrittivi italiani e macedoni.


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