Vinitaly Abruzzo ha chiuso i battenti con una domenica dedicata al Montepulciano dAbruzzo Colline teramane Docg e la degustazione di cinque tipologie di vini del 2003 riserva, di importanti aziende vinicole. Protagonisti delliniziativa sono stati Zanna di Illuminati, Escol della San Lorenzo, Rocca dei Bottari proposto da Villa Cervia, il Pignotto dellazienda Monti e infine Cuore di vino della cantina di Stefania Pepe.
Hanno partecipato allevento, introdotto da Massimo Di Cintio, giornalista abruzzese insignito al vinitaly del premio di Benemerito della vitivinicoltura italiana, lassessore allAgricoltura Marco Verticelli, il presidente della Camera di commercio di Teramo, Giustino Di Carlantonio e lassessore provinciale al Turismo e allAgricoltura, Orazio Di Marcello.
Alla degustazione dei vini è seguita, come promesso, la presentazione di uno dei prodotti più originali e più antichi della zona di Teramo, Il libretto di fichi tradizionalmente detto Lu Lebbratte, il cui nome deriva dalla sua caratteristica forma a libretto e la cui origine affonda nelle radici storiche del tempo passato quando, per le nostre comunità rurali, fichi secchi e mandorle costituivano lunico sfizio da concedersi nelle lunghe serate invernali.
In occasione di questa presentazione allinterno del Vinitaly, il dolce è stato proposto in abbinamento ad un vino particolare delle cantine tramane: il Montepulciano Castellum Vetus, 2004, dellazienda Centorame.
Al termine della manifestazione, i partecipanti si sono ritrovati a pranzo nel Ristorante dAbruzzo, altro fiore allocchiello del Vinitaly abruzzese, che in questi anni ha riscosso un successo notevole allinterno della fiera nazionale del buon bere. Il Ristorante dAbruzzo, che vede allopera 50 ragazzi delle cinque scuole alberghiere della Regione, affiancati da dieci docenti e da 15 sommelier, propone ogni giorno un menù diverso e particolare, preparato con i prodotti e con le ricette tradizionali abruzzesi. Oggi gli chef abruzzesi della Federazione italiana cuochi, hanno proposto un menù composto dai piatti premiati del prestigioso titolo regionale Carraturo doro.
Valentina Tenaglia
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