2 appalti pubblici, tantissimi partecipanti.La corsa della crisi

Pescara, il Comune appalta lavori

04 Maggio 2010   11:36  

Sono oltre 200 le ditte che in due ore hanno presentato domanda per partecipare a gare d'appalto con importi a base d'asta che superano a malapena i 150mila euro. Un numero elevatissimo di domande, mai verificatosi fino ad oggi.

I tecnici del Comune di Pescara, che ha pubblicato i bandi, sono rimasti sbalorditi nel vedere così tante richieste di partecipazione per due appalti di medie dimensioni. Si tratta di lavori da appaltare per riqualificare strade e fogne del quartiere Gescal, ai Colli e del Piano di zona T, di Zanni a Pescara. Le domande sono arrivate anche da fuori regione. Una valanga di richieste forse segnale dello stato di crisi in cui versa l'economia, tale da costringere imprese di piccole e medie dimensioni a fare i salti mortali per poter sopravvivere.

In tutto le imprese sono 206 imprese, con importi a base d'asta non alti. Una spesa di 152mila euro per un intervento e 140 mila per l'altro

Secondo il presidente dell'Ance Giuseppe Girolimetti, questo fenomeno è la conferma che l'edilizia sta attraversando una delle crisi più gravi di sempre. "Pescara ha perso in questo settore oltre mille posti di lavoro negli ultimi due anni", ha rivelato e adesso la situazione sta peggiorando ulteriormente. Giromoletti è preoccupato per il futuro. "Cominceremo a vedere qualche schiarita non prima del 2012", ha affermato, "intanto il settore continua a cancellare posti di lavoro. Nel 2008, lavoravano nell'edilizia oltre 5mila addetti, adesso ce ne sono meno di 4mila. Nel campo dell'artigianato i numeri raddoppiano. Il fatto è che si tratta di piccole imprese con pochi addetti e se chiudono non fanno notizia".
Stesso parere per il segretario generale della Cgil Paolo Castellucci. "Basta qualche dato per capire. A Pescara la disoccupazione giovanile ha raggiunto il 28 per cento. I licenziamenti stanno colpendo anche quella fascia di lavoratori, come gli over 50, difficilmente ricollocabili. Il capoluogo adriatico, inoltre," ha sosttolineato Castellucci, "ha anche il record per il maggior numero di donne lavoratrici espulse dal settore produttivo. Per questo", ha concluso, "una gara d'appalto diventa come un concorso pubblico".


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