Sul palco, con Di Vincenzo (amico dinfanzia di Fini), Di Matteo e Cesarone, anche lonorevole Antonio Razzi, abruzzese di Giuliano Teatino (Ch) residente in Svizzera, eletto in Europa con lItalia dei Valori.
Razzi, fra le priorità che ha a cuore per chi vive allestero, ha ricordato la riforma per la riorganizzazione della rete consolare, gravata di uninsopprtabile burocrazia e, in alcuni casi, anche di poca cortesia soprattutto verso poveri e anziani che colpisce non poco sia chi vive allestero ma anche gli italiani che si trovano fuori in vacanza. Di Matteo e Cesarone hanno ricordato i progetti concreti a cui la Regione lavora, come il finanziamento da 500mila euro che è stato appena approvato per costruire a Caracas il primo Centro di prima accoglienza sanitaria per i nostri corregionali emigrati indigenti, ma anche limportante novità, annunciata allultima riunione del Cram di febbraio, di mettere in rete e formare figli e nipti di emigrati, tutte le associazione di abruzzesi nel mondo per fare tramite loro promozione turistica della nostra regione. I nostri emigrati – ha ricordato Di Matteo – sono in questo senso i migliori promotori del nostro patrimonio turistico ed eno-gastronomico. In questo senso è andata letta anche la presenza, domenica sera, dellonorevole Carlo Costantini, presidente dellAptr, con il quale il Cram ha, appunto, messo a punto un progetto già presentato in Regione per far diventare le nostre associazioni di emigrati vere sede distaccate dellAptr nel mondo, ha detto Costantini. Alla serata conclusiva hanno anche partecipato anche Lamberto Quarta, sottosegretario alla Presidenza regionale, e la consigliera regionale ds Antonella Bosco.