33 chili di hascisc e pistole pronte all'uso: scacco ai trafficanti

23 Dicembre 2024   12:25  

Blitz antidroga nella Marsica: sequestrati stupefacenti e armi da fuoco. Indagini sulla rete di clienti e possibili legami con il crimine organizzato.

Un'operazione congiunta delle Fiamme Gialle ha portato all'arresto di tre giovani di Avezzano, Cristian Tudico (26 anni), Luca Di Loreto (26 anni) e Sergio Masucci (24 anni), coinvolti in un traffico di droga. Durante il blitz, sono stati sequestrati 33 chili di hascisc, provenienti dal Nord Italia, e due pistole cariche, segno di una criminalità sempre più militarizzata.

LE INDAGINI E IL BLITZ
Le indagini, durate mesi, sono state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Chiara Lunetti. Gli investigatori del Gico dell’Aquila e della Compagnia di Avezzano hanno monitorato movimenti sospetti già dalla scorsa primavera. Le perquisizioni simultanee hanno interessato abitazioni, auto e giardini riconducibili agli arrestati.

Durante le perquisizioni, Sergio Masucci è stato trovato con circa 2 chili di droga nascosti nella sua abitazione. Luca Di Loreto aveva invece occultato 6,8 chili di stupefacente e una pistola carica nella sua proprietà. Cristian Tudico, infine, possedeva il quantitativo maggiore: 25 chili di hascisc e un'altra pistola pronta all'uso.

ORGANIZZAZIONE E DESTINAZIONE DELLA DROGA
Secondo le ricostruzioni, la droga proveniva dalla provincia di Mantova, zona nota per il transito di stupefacenti verso il Centro Italia. L'obiettivo dei trafficanti era rifornire il mercato della Marsica durante le festività natalizie, quando la domanda di sostanze illecite aumenta. Le modalità di occultamento del carico, unite alla presenza di armi, fanno ipotizzare un'organizzazione ben strutturata, pronta a usare la violenza contro le forze dell'ordine o rivali.

IMPLICAZIONI DELLE ARMI
Le due pistole sequestrate, entrambe cariche, sono un elemento inquietante per gli investigatori. La presenza di armi dimostra come il traffico di droga nella Marsica stia assumendo connotazioni sempre più pericolose. Gli arrestati dovranno rispondere, oltre che dell’accusa di spaccio, anche di detenzione illegale di armi.

RETE DI CLIENTI E INDAGINI APERTE
Le autorità non si fermano qui: l'obiettivo è smantellare l'intera rete di spaccio e individuare i collegamenti con altre organizzazioni criminali attive nella regione. Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Avezzano e compariranno presto davanti al gip per l'udienza di convalida.

Grazie a quest'operazione, è stato evitato che un grosso quantitativo di droga raggiungesse le piazze locali, arginando così l'impatto negativo di un mercato illecito sempre più legato a dinamiche di violenza e degrado sociale.


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