75 anni fa nasceva L'Aquila Rugby

I festeggiamenti all'auditorium "Sericchi"

24 Febbraio 2011   22:09  

1936-2011: L’Aquila Rugby compie 75 anni di vita.

5 scudetti sul petto (1966-67; 1968-69; 1980-81; 1981-82; 1993;94), 2 Coppe Italia (1972-73; 1980-81), svariate finali, diversi spareggi e molti play-off. 75 anni e non sentirli.  

Passato, presente e futuro della storica società si sono oggi incontrati nell’auditorium della carispaq, invitati dal presidente del Rotary Club Gran Sasso d’Italia, Massimiliano Di Scipio. Lo stesso presidente prende per primo la parola e presenta la giornata, accogliendo sul palco Marco Molina. Il responsabile marketing, dal canto suo, ringrazia i presenti e coglie l’occasione per annunciare una 24 ore di puro rugby, che verrà organizzata per la seconda Domenica di Maggio (probabilmente in centro storico).

Da qui in poi si rende omaggio alla storia aquilana. Le tre realtà, apparentemente lontane e diverse tra loro, vengono unite dal filo conduttore rappresentato dalle foto di Roberto Grillo e dalla costante voglia di successo, che, da sempre, colora il carattere aquilano. Voglia di successo e, ora più che mai, voglia di riscatto.

“Quando vedi il Gran Sasso, ti ricordi qual è la strada. Ora, la strada, è tutta in salita”. Commenta laconicamente Maurizio Zaffiri, quando l’aquilanissimo e preziosissimo conduttore di giornata Andrea Fusco, gli chiede di spiegare com’è, oggi, vivere e giocare a L’Aquila.

La strada è in salita e lo è per tutti. Lo è anche per tutte le vecchie glorie presenti alla conferenza, i cui sguardi si riempiono di orgoglio e malinconia, quando scorgono sugli schermi della sala le immagini del glorioso passato nero verde.

Tutti fanno parte di questa società e tutti ne meritano il riconoscimento. Ecco quindi che salgono sul palco Fattori, Mariani, Ghizzoni, Mascioletti e tutti gli altri. Ognuno di loro a prendersi il giusto onore, per una gloriosa carriera al servizio della fede nero verde.

Ma, come detto, c’è anche il futuro. Il futuro è rappresentato dai ragazzi dell’under 20 e, nello specifico, dal capitano Luca Di Cicco.

In una sorta di passaggio del testimone, gli “anziani”, guardano con speranza ai giovani che, nelle loro mani, hanno il duro compito di riportare l’Aquila Rugby ai livelli che la resero famosa in tutta Italia.

Con questi propositi viene animata la bella giornata odierna. Un compleanno sentito ed importante come solo quelli di chi rappresenta dei reali valori cittadini possono pretendere di essere.

75 anni e non sentirli. Così si dice. Certo, la società nero verde non dimostra l’età che ha, ma, a voler essere sinceri, alcuni acciacchi, negli ultimi anni specialmente, sono stati accusati. Niente di grave e, soprattutto, niente di irreparabile. Niente che una signora non possa curare con i giusti accorgimenti. L’unica cosa importante è rendersi conto che qualcosa è cambiato rispetto alla giovinezza. Sarebbe un errore non prendere atto di errori commessi e di scelte prese, a volte, non del tutto condivisibili. Oggi più che mai bisogna capire qual’era il segreto di coloro che hanno scritto la storia di questa società e, con essa, di questa città.

Il passato è stato glorioso, il presente non è troppo rassicurante e il futuro, ora come ora, è un’incognita. Ma è risaputo che non tutti i mali vengon per nuocere. Basterà fare tesoro di quanto accaduto per non commettere più errori e guardare con maggiore serenità al futuro.

Intanto, che tutti si godano la festa, senza però dimenticare che una donna, se ha classe e voglia, può essere più bella che mai, anche a 75 anni.

Matteo De Santis


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