A L'Aquila Paolo Fresu con la Brass Bang e Cristina Zavalloni per un concerto Barocco!

21 Marzo 2013   16:34  

Barocco! col punto esclamativo!... Cosa accade alle musiche di Claudio Monteverdi, Giovanni Battista Pergolesi, Georg Friedrich Händel ed altri autori definiti barocchi quando incontrano la personalità originalissima di Cristina Zavalloni e la Brass Bang!, il quartetto di straordinari musicisti jazz che si raccolgono intorno alla tromba di Paolo Fresu?

La risposta è in questo spettacolo presentato in prima assoluta lo scorso 19 marzo a Roma per la stagione della IUC alla Sapienza: un successo strepitoso.

Così, non si poteva perdere l’occasione e il progetto approda a L’Aquila, nell’ambito della stagione della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, domenica 24 marzo con inizio alle ore 18 presso l’Auditorium “Gen. S. Florio” della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza (loc. Coppito). 

Sul palco la voce di Cristina Zavalloni, mezzosoprano acuto, di formazione prevalentemente jazzistica ma che esplora i più diversi generi musicali, dal "bel canto" operistico alla musica contemporanea, incontra la Brass Bang! con Paolo Fresu, Steven Bernstein, il trombonista Gianluca Petrella e Marcus Rojas con la sua tuba.

Il progetto s'incentra sulla rivisitazione del repertorio barocco, soprattutto italiano: arie vocali e brani strumentali interpretati da Cristina Zavalloni in un nuovo arrangiamento per quartetto di ottoni, pensato per un concerto, essenzialmente acustico, che, pur mantenendo la limpidezza della scrittura originale, offre agli strumentisti la base per caratteristiche improvvisazioni, che mettono in risalto le qualità di ciascuno.

Così la stessa Zavalloni racconta la genesi del lavoro: “L’anno scorso ad Orvieto vidi suonare la Brass Bang!. Conoscevo bene quasi tutti i componenti del gruppo ma era la prima volta che li ascoltavo in questa combinazione: il quartetto d’ottoni è un organico ben preciso, con un suo suono e una sua storia… Pochi mesi dopo, mi venne chiesto di pensare ad un nuovo progetto, una possibile rilettura del repertorio della musica barocca e antica, mondo per me sempre più familiare. Mi dissi ‘perché non provare a coinvolgere proprio la Brass Bang!’? Il timbro degli ottoni, l’assenza di strumenti armonici, ma soprattutto la creatività e la potenziale deriva di follia dei Quattro – costantemente in agguato – mi sembravano ingredienti succulenti, un’ottima base su cui provare a costruire qualcosa di divertente. Ed eccoci qua”.

A lei fa eco il trombettista sardo Paolo Fresu ricordando che: “In un soleggiato pomeriggio di aprile mi sono incontrato con Cristina in un bar a Bologna. Disquisendo intorno a questo progetto ci siamo trovati d’accordo su tutto. Nel senso della condivisione del progetto e dell’idea che ruota intorno alla musica barocca e a quella antica passando per il jazz e la musica improvvisata. Unico particolare: quando abbiamo affrontato l’argomento del come trattare questi materiali con una voce e con quattro ottoni ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso due cose: mettere nelle mani di ogni musicista un paio di brani da arrangiare e credere di poter costruire proprio un gran bel progetto. Sennò, che follia è? “

Sarà una bella occasione per ritrovare gli amici dello “Spazio Jazz” a L’Aquila in una versione nuova, dove eseguono lavori scritti in partitura, non rinunciando alla chiave improvvisativa.

Un ritorno gradito è quello di Paolo Fresu, che non suona a L’Aquila da molti anni, ed un “bentornato” a Gianluca Petrella che, nell’estate 2011, con il suo gruppo, ha regalato un memorabile concerto notturno al Chiostro di San Domenico.

 


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