A L’Aquila sit-in contro l'abbattimento dei cervi: cittadini e associazioni in piazza

14 Settembre 2024   15:15  

Manifestazione organizzata per chiedere la revoca della delibera regionale che prevede la caccia selettiva di quasi 500 cervi nell’aquilano.

Domani, 15 settembre 2024, è in programma a L’Aquila un sit-in di protesta organizzato da numerose associazioni ambientaliste e animaliste contro la delibera della Giunta regionale dell'8 agosto che autorizza l'abbattimento di 469 cervi attraverso la caccia di selezione in due zone della provincia. La mobilitazione, prevista per le 10:30 in Piazza Regina Margherita, vede la partecipazione di organizzazioni come WWF, Altura, Animalisti Italiani, Appennino Ecosistema, ENPA, LAV Pescara, Italia Nostra Abruzzo, Lipu Abruzzo e molte altre. L’iniziativa è aperta a tutti coloro che vogliono difendere la fauna e la natura dell’Abruzzo.

Le associazioni organizzatrici hanno diramato una nota in cui sottolineano l’urgenza di bloccare questa decisione: "Il sit-in sarà un momento per chiedere alla Giunta Marsilio di fermarsi e di ricercare soluzioni veramente efficaci per i danni all’agricoltura e per ridurre il rischio di incidenti stradali causati dagli animali. La strage dei cervi non risolverà queste problematiche e potrebbe, al contrario, generare ulteriori conseguenze negative, tra cui il danno d’immagine per la nostra Regione. La notizia dell’abbattimento ha già superato i confini abruzzesi ed è stata riportata su molti media nazionali”.

Il provvedimento della Giunta ha suscitato reazioni contrastanti. Da una parte, chi sostiene la misura la considera necessaria per ridurre il sovraffollamento dei cervi e mitigare i danni all’agricoltura e i rischi per la sicurezza stradale. Dall’altra, le associazioni ambientaliste ribadiscono che l'abbattimento non rappresenta una soluzione sostenibile e propongono alternative, come l'uso di dissuasori sonori sulle strade e la recinzione delle aree agricole più sensibili.

L’obiettivo della manifestazione è sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare la Giunta a rivedere la delibera, adottando strategie più rispettose dell’equilibrio naturale e della biodiversità. Per ora, la protesta si annuncia molto partecipata, con l’adesione di diverse realtà locali impegnate nella tutela dell’ambiente e degli animali.


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