11 canzoni "tridimensionali." Un album "composto fra Bologna, Cattolica, la sua città e un cascinale in campagna" ha detto il cantautore. "Un album che mi è costato un sacco". Cosa che secondo molti dei suoi collaboratori è da pazzi, visto che oggi sono rimasti in pochi a comprare i cd, ma "volevo fare le cose per bene". L'album si intitola, appunto, "Manifesto abusivo" ed esce a più di tre anni da L'Aldiquà.
Undici nuovi brani arrangiati e co-prodotti da Bersani e Giampiero Grani, in cui il cantautore si avvale della collaborazione, tra gli altri, di musicisti e artisti del calibro di Stefano Bollani (al piano ne "Il bombarolo di Fabrizio De Andrè", brano contenuto nell’edizione speciale dell’album disponibile solo per il download digitale), Ferruccio Spinetti, Tayone Dj, Bruno Mariani, Jimmy Villotti, Mauro Malavasi, Lucio Dalla e Pacifico. Un pubblico eterogeno, quello del Marina di Pescara, per Samuele Bersani, un vero e proprio talento, affermato, della musica italiana che mette d'accordo un po' tutti, in una particolare visione del mondo e della musica.
Poco più in là, al teatro d'Annunzio, di scena "Bianganeve", importante quella "g", nell'appuntamento con la comicità abruzzese targata Marco Papa. Uno spettacolo nuovo, dice Papa, completamente riscritto. Pubblicità dopiate in abruzzese, ma il fulcro dello spettacolo è il film della Disney, Biancaneve, naturalmente ri-doppiato alla Marco Papa, facendone tutte le voci, naturalmente a modo suo. Grandi risate perchè, diciamoci la verità, il dialetto abruzzese è ilare per suo conto e sentire il Principe, i 7 nani, la strega cattiva, parlare in vernacolo è tutta una poesia...quanto a Biancaneve? Parla in...Brasiliano. "E' un trans, lo sappiamo!" Specifica Marco Papa, per scherzo e per gioco, naturalmente...