A Pescara si valutano i danni dell'ultima mareggiata sulla riviera sud

14 Agosto 2012   22:26  

“Subito dopo la pausa di Ferragosto effettueremo un nuovo sopralluogo tecnico sulla riviera sud di Pescara per verificare l’entità dei danni arrecati dall’ultima mareggiata dei giorni scorsi. Purtroppo siamo consapevoli della necessità di proseguire con le opere di difesa della costa, con la realizzazione del famoso terzo pennello al confine con Francavilla al Mare, ma anche con il rinforzo delle scogliere parallele alla linea di costa, sprofondate con gli anni, e con la chiusura di alcuni varchi per impedire al mare di entrare sino alla linea di battigia, opera finanziata ora dalla Regione Abruzzo che ha erogato i 300mila euro necessari. Tuttavia siamo altrettanto consapevoli che se quella mareggiata ha per ora raggiunto solo la prima fila di ombrelloni e non ha devastato l’intera riviera sud, arrivando a lambire le fondamenta degli stabilimenti, com’è sempre accaduto tra il 2003 e il 2009, lo si deve solo all’ultimo ripascimento dello scorso maggio voluto e realizzato dall’amministrazione comunale di centro-destra. Un ripascimento che ha consentito a stabilimenti balneari come Il Corallo e Il Pirata di resistere alle onde. Certamente l’amministrazione comunale non può fermare la natura, ma può realizzare le opere tese a porre un freno all’opera di erosione generata da anni di disattenzione e indifferenza”. Lo hanno detto l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco e il consigliere regionale Pdl Lorenzo Sospiri commentando la vicenda del ripascimento sulla riviera sud.

“Comprendiamo l’ansia e l’angoscia espressa dai balneatori dell’ultimo lembo sud di Pescara – hanno commentato l’assessore Del Trecco e il consigliere regionale Sospiri -, condividiamo le loro preoccupazioni dinanzi a ogni fenomeno meteorologico che possa pregiudicare ulteriormente un litorale danneggiato da anni di erosione e di incuria, perché la spiaggia non appartiene solo al singolo concessionario, ma è patrimonio dell’intera città e come tale va tutelata. Una convinzione tanto forte da aver spinto la nostra maggioranza di governo a istituire già da due anni un capitolo di spesa ad hoc sul bilancio con la previsione di fondi da utilizzare esclusivamente per il ripascimento. C’abbiamo provato nel 2011, quando eravamo stati autorizzati ad associare il ripascimento al dragaggio del porto turistico, sparando sull’arenile quella stessa sabbia, ma poi l’intervento venne bloccato da un’inchiesta della magistratura. E allora siamo partiti con mille altre riunioni, abbiamo recuperato in parte la spesa stanziata nel 2011, abbiamo ulteriormente incrementato il fondo e per il 2012 abbiamo deciso di ricorrere a una metodologia più tradizionale, prendendo la sabbia dalla spiaggia libera antistante La Madonnina e portandola a Porta Nuova con i camion, per restituire ossigeno al tratto di litorale compreso tra Fosso Vallelunga e il confine con Francavilla al Mare, e per garantire l’esecuzione dell’intervento abbiamo coinvolto anche il Wwf proprio per essere certi di operare nel modo migliore, senza danneggiare i nidi di Fratino che nel frattempo si è insediato presso la Madonnina. I lavori, come abbiamo concordato con gli stessi operatori balneari che hanno atteso con il fiato sospeso le opere, sono partiti il 9 maggio, per prelevare complessivamente 11mila metri cubi di sabbia, con una corsa contro il tempo per finire prima dell’inizio della stagione balneare e ce l’abbiamo fatta. Sapevamo che le mareggiate dell’estate avrebbero mangiato parte di quella sabbia, ma d’altro canto proprio quella sabbia aggiunta ha fermato la corsa delle onde, avendo allungato l’arenile e impendendo al mare di lambire le fondamenta degli stabilimenti, com’è accaduto in passato. Prima della fine dell’estate sappiamo che lo stesso mare, per un fenomeno naturale, restituirà parte della sabbia sottratta, ma soprattutto siamo in grado di rassicurare i balneatori: giorni fa la giunta regionale ha finalmente erogato per il Comune di Pescara il finanziamento di 300mila euro che ci permetterà di realizzare quelle opere di difesa della costa che sono fondamentali. In particolare costruiremo il terzo pennello perpendicolare alla costa, al confine tra Pescara e Francavilla al Mare, progetto bloccato purtroppo per anni dal Comune di Francavilla che ora ha superato la propria contrarietà in cambio dell’impegno a realizzare un ripascimento del proprio litorale. Ma non basta: il costo del pennello ammonterà a circa 100mila euro; gli altri 200mila euro saranno impiegati per rinforzare le scogliere soffolte poste in senso parallelo alla linea di battigia, con la risagomatura delle scogliere, e con la chiusura dei varchi tra le scogliere stesse, valutando anche la possibilità di realizzare opere di protezione a ridosso degli stabilimenti ancora a rischio erosione, come Il Corallo, ad esempio, e quindi per un ulteriore intervento di ripascimento. Intanto subito dopo la pausa di Ferragosto effettueremo un sopralluogo tecnico nell’area più colpita dall’ultima mareggiata, anche per far partire, rapidamente, la fase della progettazione”.


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