A Termoli il no alla petrolizzazione dell'Adriatico

08 Maggio 2011   10:50  

Erano più di tremila a Termoli a dire il loro no allo sfruttamento petrolifero del mare Adriatico: rappresentanti di ben 280 associazioni ambientaliste, 17 comuni, amministratori di Abruzzo, Molise e Puglia, imprenditori turistici, marittimi, semplici cittadini e... Lucio Dalla.

Il popolare cantante infatti non è voluto mancare alla manifestazione ed ha anzi annunciato di voler coinvolgere anche De Gregori per un concerto che richiami l'attenzione dell'opinione pubblica sull'argomento che dovrebbe svolgersi il 30 giugno.

"Dobbiamo mobilitarci - ha detto Dalla - perché questo obbrobrio, questo attacco al progresso da parte della finta economia minaccia il nostro mare. Il Ministro Prestigiacomo deve ritirare il provvedimento". Il riferimento è al decreto del Ministro Prestigiacomo che, in barba ai tanti pareri contrari, ha di recente concesso alla società Petroceltic Italia l'autorizzazione ad effettuare trivellazioni nel mare Adriatico.

Il corteo dei manifestanti dopo essersi snodato per le vie del centro molisano è giunto sulla spiaggia dove è stato simulato lo spiaggiamento di capodogli, come quello avvenuto a Foce Varano. Molti infilatisi in un sacco di cellophan nero si sono allungati a terra per protestare per il rischio che l'Adriatico sta corrento di inquinamento petrolifero.

Tutti gli intervenuti hanno sottolineato come l'Adriatico sia un mare chiuso che corre ancora più rischi di altri mari. L'Europarlamentare Tatarella ha detto "Siamo a Termoli per salvare le Tremiti, l'Adriatico ed il Gargano. Per questo e' necessario impugnare il Decreto della Prestigiacomo".

"'E' necessaria una verifica seria di tutti i pozzi dell'Adriatico" ha detto il senatore molisano Giuseppe Astore, che ha chiesto anche "la costituzione di un organismo parlamentare parallelo all'Euroregione Adriatica chiamato a studiare un progetto di bonifica dell'Adriatico".


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