A Villa Letizia giornata Open Day per presentare l'Ozonoterapia, cura innovativa per dolore

09 Agosto 2018   17:01  

Una metodica innovativa e non invasiva, basata sulla multidisciplinarità di specifici settori della medicina, sul lavoro d'equipe dell'anestesista, del radiologo e dell'ortopedico, e apparecchiature all’avanguardia: l’Ozonoterapia è in sostanza una terapia del dolore consistente in una iniezione di ozono efficace nella cura di numerose patologie, a partire da quelle muscolo-scheletriche di natura infiammatoria o degenerativa, tra cui lombosciatalgia e cervicobrachialgia. 

Viene praticata in regime di convenzione con il sistema sanitario nazionale, nella clinica privata Villa Letizia di Preturo (L’Aquila). 

A tale proposito, la storica clinica privata nella sua sede di Preturo (L’Aquila) il 15 e 16 settembre prossimi presenterà con l'ausilio di specialisti pronti a rispondere a ogni domanda, la metodica in un Open Day nel corso del quale ci sarà la possibilità di effettuare una visita gratuita. A spiegare come funziona l’Ozonoterapia e quali benefici può apportare è il dottor Angelo Magnanini, specialista in Anestesia, Rianimazione e Terapia del dolore presso il presidio ospedaliero di Villa Letizia, che opera insieme al collega, il dottor Cristiano Narducci: entrambi fanno parte della società italiana Ossigeno-Ozonoterapia.

“La metodica rientra in quella che è la terapia del dolore ed è un’importante offerta che noi rivolgiamo ai pazienti affetti da patologie della colonna lombare e cervicale, quindi, tutti quei pazienti che afferiscono per problematiche di lombosciatalgia, cervicobrachialgia, e che possono trovare un giovamento importante con questa terapia innovativa - spiega Magnanini -. Sfruttiamo il noto e potente effetto antinfiammatorio, analgesico e antiedemigeno dell’ozono, che consente una riduzione del volume dell’ernia e di conseguenza una minore compressione sulle radici nervose, che è alla base della sintomatologia del paziente”, aggiunge.

“Si tratta di una metodica non invasiva, priva di complicanze e che ha davvero poche controindicazioni - sottolinea lo specialista - È una terapia di semplice esecuzione che consiste in un ciclo di 6 o 12 sedute, a seconda della tipologia di problematica, che si effettuano con cadenza bisettimanale e che, nell’atto pratico, consistono in piccole iniezioni di gas di ozono a livello paravertebrale e cioè lungo le catene muscolari che si trovano al lato della colonna. La precisa localizzazione deve essere definita dall’esame obiettivo, e quindi attraverso una visita, ma anche dalla diagnostica per immagine, dalle lastre e dalle risonanze magnetiche”. Risulta fondamentale, dunque, una sinergia tra i vari reparti e un lavoro di equipe prima e dopo la terapia.

“Il trattamento verrà effettuato dall’anestesista del dolore, ma in un discorso di collaborazione e di equipe, in cui ci saranno anche l’ortopedico e il radiologo, il paziente avrà una corretta valutazione della problematica a 360 gradi da un punto di vista multidisciplinare”, conclude Magnanini.

Primario in questo senso è il reparto di radiologia di Villa Letizia, dotato delle più moderne tecnologie nel settore della diagnostica per immagini. “L’Ozonoterapia verrà effettuata dagli anestesisti e dagli ortopedici su pazienti selezionati anche dal reparto di radiologia, che effettua risonante mirate. In particolare su tutti quei pazienti che presentano problematiche legate ad ernie discali, lombalgia acuta o cronica”, spiega la dottoressa Claudia Bultrini, responsabile reparto Radiologia della casa di cura privata che sulle potenzialità della struttura rimarca la presenza “di un apparecchio di radiologia digitale in grado di effettuare esami radiografici full body, facciamo una parte dei contrasti per la valutazione degli esami addominali, tutto ciò che concerne i controlli post chirurgici, supportiamo da un punto di vista radiografico tutta la parte della chirurgia ortopedica e neurochirurgica”, conclude.

Il dottor Michele De Meis, ortopedico di Villa Letizia, sottolinea che "l'Ozonoterapia viene utilizzata attraverso un'infiltrazione locale, anche a livello articolare, come antinfiammatorio. È una terapia molto utilizzata, soprattutto perché non ha complicanze, è già consolidata in particolare per le ernie del disco, per le quali siamo in grado di diminuirne la compressione, grazie ad un processo osmotico. Ma non solo, perché si può utilizzare anche per le piaghe vascolari o da decubito; in questo caso ci si serve di uno strumento chiamato'campana di vetro', che permette un effetto locale e mirato dell'infiltrazione di ossigeno-ozono”. 

Infine, l’ortopedico spiega che “è fondamentale la collaborazione con i colleghi anestesisti e radiologi, affinché non ci siano limitazioni di alcun tipo e per un raggiungimento ottimale del risultato”.



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