A rischio le opportunità dell´ 87.3c alle imprese aquilane

Consorzio industriale commissariato e indebitato

28 Febbraio 2008   10:12  
87.3c, un codice, che corrisponde ad un articolo del Trattato internazionale di Roma e che significa concretamente agevolazioni per le imprese fino al 2013 .
ll Comune dell´Aquila ha completato la zonizzazione delle aree del territorio entro cui sarà possibile beneficiare dell´ 87.3c, e nella mappa sono compresi anche i nuclei industriali di Pile, Bazzano e Sassa. L´ 87.3c prevede sgravi fiscali per nuovi assunti,
313 euro per ogni uomo, 416 euro per le donna, consistenti agevolazioni per nuove costruzioni,  ampliamenti o ristrutturazione dei capannoni, acquisto macchinari e attività di ricerca. Un´occasione storica, dunque, ma c´è un problema, sottolineato con forza dal sindaco Massimo Cialente: il consorzio industriale dell´Aquila è comissariato e paralizzato dai pesanti debiti,  viene meno dunque un attore importante per attrarre, grazie all´ 87.3c, nuove imprese e aumentare la competitività di quelle già presenti.
Il Consorzio - si sfoga Cialente - in questi anni ha fatto assunzioni indiscriminate e ora ha un impressionante surplus di personale, ha agito con poca trasparenza e con le solite e molto poco europee logiche clientelari, e invece di aiutare le aziende, talvolta le ha fatte scappare. Non stupisce dunque il commssariamento e il fatto che ora il Consorzio non ha nemmeno i soldi per realizzare una rotonda da 200mila euro.
Ci dovrà pensare dunque il Comune, a fare marketing territoriale, cioè far conoscere le opportunità dell´ 87.3c dentro e fuori il territorio regionale, e a concertare con imprenditori e sindacati le strategie di sviluppo rese possibili dal nuovo strumento finanziario. Ma la situazione è comunque paradossale e  Cialente si appella alla Regione:  si ponga fine immediatamente al comissariamento, questa la richiesta del primo cittadino aquilano, si provveda a ripianare i suoi debiti (il Comune da parte sua non verserà un euro) e si coinvolgano gli enti locali, a cominciare da Comune e Provincia, che sono soci del consorzio, ma  di fatto hanno un potere decisionale molto limitato.
Nel servizio intervista al sindaco dell´Aquila Massimo Cialente
Filippo Tronca

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