ACA REPLICA A ASSOCIAZIONI CONSUMATORI

ACQUA

30 Gennaio 2008   17:14  
"Poche idee, purtroppo molto confuse quelle della Federconsumatori che oggi ha sfornato numeri al lotto sull´Aca e cifre non rispondenti alla realtà, generando il caos completo". Questo quanto si legge in una nota del presidente dell´Aca, Bruno Catena, che ricorda di aver avviato opere e investimenti ingenti sul Comune di Chieti, "pur senza aver finora riscosso un solo euro dai cittadini". "Inoltre l´Aca - prosegue la nota - non ha mai fatturato per gli utenti di Pescara le bollette del 2004, avendo assunto la gestione della rete pescarese solo nel 2005. Spiace che enti tanto importanti per la tutela dei diritti dei consumatori forniscano ai propri assistiti e a tutti i cittadini dati tanto imprecisi - ha detto il presidente Catena -. Sperando di fare un pò di chiarezza si ribadisce che effettivamente negli ultimi anni abbiamo registrato un decremento della portata idrica sul nostro territorio causato, come risaputo, dalla siccità. La portata idrica proviene infatti dall´acqua captata e dalle sorgenti che, per assenza di precipitazioni nevose, si sono ridotte drasticamente". Precisando che le bollette degli utenti non hanno nulla a che vedere con le morosità, il presidente Catena ha ricordato che "non appena l´Aca ha assunto la gestione della rete idrica dei vari comuni, ha subito avviato per ciascuno di essi programmi di investimento. Nello specifico: l´Aca ha assunto la gestione della rete idrica del Comune di Chieti solo dal primo luglio 2007, e subito abbiamo avviato 358 mila euro di lavori per la manutenzione ordinaria e straordinaria, per il riefficientamento dei serbatoi , con un piano di investimenti concordati con il sindaco di Chieti Ricci. Avendo assunto la gestione della rete dallo scorso primo luglio, l´Aca non ha ancora fatturato una sola bolletta ai cittadini, gli utenti di Chieti non hanno pagato un solo euro all´Aca. Tra l´altro le tariffe degli utenti le stabilisce l´Ato, non l´Aca, dunque non comprendiamo il presunto aumento del 60 per cento della bolletta sbandierata dalla Federconsumatori". In merito al presunto invio nel 2006 agli utenti di Pescara di bollette per consumi relativi al 2004, l´Aca ha poi precisato "che si tratta di un dato impossibile: l´Aca ha assunto la gestione della rete idrica di Pescara solo il primo gennaio 2005 e non ha emesso fatture per il 2004 che erano ancora di competenza del Comune. In merito all´allarme ambientale, ribadiamo - ha concluso Catena - che l´Aca ha sempre e solo erogato acqua che Asl e Arta, gli unici organismi riconosciuti per legge, hanno analizzato e giudicato potabile". (AGI)

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