ACQUA: ILLUSTRATO ACCORDO PER CAPTAZIONE DA FIUME TIRINO

03 Marzo 2008   17:57  
Con l'accordo siglato tra l'ACA ed il Comune di Bussi per la captazione di acqua dalla falda acquifera del Tirino, si conclude una diatriba durata venti anni e soprattutto si creano i presupposti per prevenire l'eventuale ripetersi della crisi idrica in Val Pescara. I termini dell'intesa sono stati illustrati, questa mattina, a Pescara, nella sede della Regione, dall'assessore al Ciclo idrico integrato, il presidente ACA, Bruno Catena, dal Commissario prefettizio del comune di Bussi sul Tirino, Giuliano Lalli, dal Commissario straordinario dell'ATO pescarese, Pierluigi Caputi.
Intanto, l'ultima Finanziaria ha previsto 15 milioni di euro per la soluzione della crisi idrica in Val Pescara. Fondi immediatamente spendibili e quindi traducibili in opere concrete sia in relazione al campo pozzi San Rocco che a beneficio dell'intera rete idrica della Val Pescara.
Nel settembre scorso, il Commissario straordinario del fiume Aterno-Pescara, Adriano Goio, in seguito ad una serie di vicissitudini relative ai pozzi Sant'Angelo, aveva avviato la realizzazione di due pozzi di emergenza sul territorio di Bussi.
Contestualmente, l'ATO 4 aveva predisposto il progetto per riavviare il completamento del vecchio campo pozzi in località San Rocco, progetto predisposto in vista della risoluzione del caso del canone gravato da usi civici con il Comune di Bussi.
'L'accordo - ha spiegato l'assessore al Ciclo idrico - anticipa l'avvio di una politica regionale che, anche grazie ad un apposito ddl già predisposto, prevede un ristoro ambientale in favore delle aree interne e montane dove e' principalmente presente la risorsa idrica.
Per l'immediato, ha aggiunto l'assessore 'verranno scavati altri pozzi che condurranno ad una portata complessiva di circa 700 litri di acqua al secondo che ci servirà da paracadute in caso di bisogno'.
L'assessore ha, infatti, confermato che 'la nostra politica non è quella di aprire nuovi pozzi ma di eliminare le perdite e ridurre gli sprechi'. Il Commissario Lalli, dal canto suo, ha chiarito che 'la problematica non ha riguardato solo il canone ma soprattutto la necessità di garantire che l'emungimento di acqua dai pozzi del Tirino superiore non compromettesse la situazione ambientale ed in particolare le falde acquifere'.
Intanto, è in via di definizione un Accordo di Programma, che interesserà Regione e Comune di Bussi, che prevede uno studio sugli aspetti idrogeologici ed un monitoraggio continuo delle falde acquifere.
In relazione al problema del canone, si è stabilito un ristoro ambientale per il Comune di Bussi di 200 mila euro all'anno, in rapporto alla quantità di acqua captata e fino all'emungimento di 1000 litri di acqua al secondo.
E' di tre mila euro annui, invece, il canone di concessione per gli usi civici. Infine, è previsto, fino ad un massimo di 40 litri al secondo, l'acqua sarà destinata gratuitamente alle esigenze della popolazione di Bussi.





(AGI)

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