AMBIENTE: IL 15 MANIFESTAZIONE A PESCARA PER QUALITÀ VITA

12 Marzo 2008   17:03  

Ad un anno dal sequestro delle discariche di Bussi il coordinamento "EmergenzAmbienteAbruzzo", formato da diversi comitati, associazioni e movimenti, il prossimo 15 marzo, a Pescara, scenderà in piazza per una migliore qualità della vita e la tutela concreta dell'ambiente. Il corteo, che attraverserà le vie cittadine, partirà, alle 15, dalla Madonnina presso il Porto Nord, e si concluderà a Piazza Salotto.

La manifestazione è stata annunciata questa mattina, a Pescara, dagli organizzatori che hanno anche presentato un dossier con 75 proposte "per affrontare - hanno detto- la gravissima crisi ambientale della Regione". Nel dossier compaiono 865 siti a fortissimo rischio di inquinamento (siti industriali e discariche dismessi, discariche abusive). Inoltre per gli ambientalisti il 50% delle falde della Regione sono compromesse da nitrati e composti cancerogeni; il 35% del territorio è dato in concessione per la ricerca e lo sfruttamento degli idrocarburi. Inoltre rilevano centinaia di cave fuori controllo; il 90% della costa cementificata; la qualità delle acque dei fiumi in fortissimo trend negativo, il mare con qualita' dell'acqua nelle classi tra "mediocre" e "fortemente contaminato"; gran parte delle discariche per i Rifiuti Solidi Urbani con gravissimi problemi ambientali; le emissioni, concesse magnanimamente, "praticamente fuori controllo"; la raccolta differenziata lontanissima dagli obiettivi di legge.

Stando al dossier inoltre la direttiva 'Severo Ter' è largamente inapplicata "pur riguardando ben 23 stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante presenti nella Regione". Male anche sul fronte delle bonifiche "al palo, con le discariche di Bussi neanche messe in sicurezza ad un anno di distanza dal loro sequestro"; e infine "le procedure relative alla trasparenza negli atti del tutto non trasparenti". Alla luce di questa situazione gli ambientalisti puntano il dito contro "la classe dirigente che non cerca di risolvere questi problemi, ma continua a proporre interventi devastanti".

Il coordinamento parla "di emergenza ambientale e democratica", e, dunque, lancia diverse proposte che vanno dalla richiesta della raccolta differenziata "porta a porta" da realizzare in tutti i comuni entro un anno alla redazione della Carta della Natura; dalla redazione del Piano di Tutela delle Acque e del Piano Cave all'immediata bonifica dei siti inquinati; dall'applicazione della Legge Severo TER alla partecipazione dei cittadini e delle associazioni nei procedimenti autorizzativi; dalla riforma del Comitato Valutazione di Impatto Ambientale e degli organismi di controllo alla realizzazione di indagini epidemiologiche nei siti a rischio; dal raddoppio dei fondi destinati alle attività di monitoraggio e prevenzione all'adozione di un nuovo Piano Paesistico che fermi il consumo del territorio; dal ribaltamento della proporzione attuale tra investimenti per le infrastrutture viarie extraurbane e per infrastrutture urbane (da 3 a 1 a 1 a 3), privilegiando interventi per la mobilità su ferro e per quella collettiva nelle aree urbane alla certificazione ambientale dello sfruttamento delle foreste entro il 2012.

(AGI)


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