ANTICIPAZIONE - Le preoccupazioni del vice Prefetto per la tenuta del Palazzo della Prefettura

Il documento originale

14 Maggio 2012   18:31  

Sono passati oltre tre anni da quella terribile scossa del 6 aprile 2009, quando cambiarono le vite di tutti gli italiani e quelle degli aquilani furono stravolte per sempre.

Tantissime inchieste si sono aperte per i crolli dei palazzi pubblici e privati che si sono verificate portandosi dietro oltre i calcinacci anche moltissimi di noi.

Il Palazzo della Prefettura è una di quelle costruzioni che "non dovevano cadere", uno di quelli che doveva essere la base d'appoggio per il coordinamento dei soccorsi.

Purtroppo la storia ci ha poi insegnato che la Prefettura cadde e lo fece in modo rovinoso.

Facciamo, però, un passo indietro e torniamo alla gestione operativa delle emergenze di Protezione Civile da parte della Prefettura.

Purtroppo in Italia la sovrapposizione di enti rende tutto il dialogo, soprattutto in fase emergenziale più complesso, l'unico punto veramente fermo è quello del potere straordinario dato al Prefetto che scavalca tutti gli altri Enti territoriali e che coordina anche e soprattutto le forze di soccorso e polizia.

In prefettura esiste un Centro di Coordinamento Soccorsi che non è un luogo fisico, ma solo l'insieme delle più alte cariche di polizia e Protezione Civile a livello regionale e locale, in seconda battuta c'è la "Sala Operativa Congiunta" che è, invece, un luogo fisico con attrezzature, terminali e personale che gestisce materialmente l'emergenza coordinando i soccorsi.

Tutti "al servizio del Prefetto".

In quei giorni, però, non c'era un Prefetto, ma era in servizio il suo vicario.

Quindi nel momento clou dello sciame sismico, a pochissimi giorni dall'evacuazione della scuola De Amicis e di molte abitazioni private del centro storico il Prefetto Aurelio Cozzani aveva finito il mandato (precisamente il 31/03/2009 ndr.) ed il nuovo ancora non si era insediato.

Il nuovo Prefetto sarebbe stato quel Franco Gabrielli adesso capo della Protezione Civile.

E' il segreto di pulcinella che la notizia di quel possibile avvicendamento aveva fatto preoccupare molti in città, perchè affidare L'Aquila, una cittadina capoluogo, ma assolutamente marginale a chi doveva conquistarsi "il paradiso"?

Allora in molti non credettero alle notizie trafugate dalla Presidenza del Consiglio, ma poi... il cataclisma e Gabrielli chiamato di fretta e furia da Berlusconi già la mattina del 6 aprile 2009.

L'uomo giusto al posto giusto, l'uomo perfetto per gestire, assieme a Bertolaso, l'emergenza.

Il documento che vi mostreremo domani, già acquisito nel procedimento contro la "commissione grandi rischi", mostra chiaramente che qualche giorno prima del sisma la Prefettura con il suo vice prefetto aggiunto Gianluca Braga, allora dirigente dell'area 5 alla Protezione Civile, aveva timore, era preoccupato per la tenuta del Palazzo della Prefettura stessa.

Domani pubblicheremo il documento esclusivo datato 2 aprile 2009 che la Prefettura inviò a tutti gli enti interessati dall'allerta sulla Protezione Civile.


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