Abruzzesi che scelgono il loro sindaco, nelle elezioni già vinte dall'astensione

27 Maggio 2013   14:15  

Elezioni a Sulmona: i seggi hanno riaperto alle 7 e le operazioni di voto si stano svolgendo regolarmente. E tra poche ore si saprà se sarà confermato il dato preoccupante della flessione dei votanti.

Alle 22 di ieri sera infatti nel capoluogo Peligno l'affluenza alle urne ha registrato un - 12% si è passati dal 58,7% del 2008 al 46,47 per cento.

Meno del crollo registrato in media in Italia, del - 15%, molto più però del dato medio dei 28 comuni dove si vota in Abruzzo che è del -9%.

Calano i votanti anche negli altri comuni dell'aquilano dove si vota ovvero Carsoli, San Benedetto dei Marsi, Scanno, Oricola, Castellafiume, e Barete.

A Sulmona potrebbe aver influito la tragica morte di Fulvio Di Benedetto, candidato della coalizione "Sulmona Unita" colto da infarto nel pieno di un confronto pubblico. I suoi elettori potrebbero infatti aver deciso di disertare le urne. Oppure a pesare può essere stato il non voto di protesta riferito alla situazione politica nazionale.

Gli altri candidati a sindaco di Sulmona  sono, lo ricordiamo, Luigi La Civita per il Pdl, Enea Di Ianni, per Fratelli d'Italia , Palmiero Susi ex-presidente della Provincia con il centrodestra ed ora indipendente, Giuseppe Ranalli candidato di Pd e Sel, Alessandro Lucci, Sulmona Bene Comune, Gianluca De Paolis, Movimento cinque stelle.

Momenti di panico, sabato scorso, quando si è scoperto che le schede consegnate a Sulmona riportavano il nome dei candidati sindaci non racchiusi in un rettangolino come prevede la norma dei Comuni con popolazione superiore a 5 mila abitanti.

Ad avvertire con un messaggio d’urgenza il Comune di Sulmona è stata direttamente la Prefettura dell'Aquila che ha bloccato l’apertura dei plichi e degli scatoloni per l'errore grafico. Le schede corrette sono state ristampate e vidimate in tempo utile per l'apertura delle urne.

Da segnalare poi l'episodio che ha avuto per protagonista la cittadina di Sulmona Liana Moca, coordinatrice Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) per la provincia dell’Aquila. Entrata nel seggio ha chiesto che fosse rimosso dalla parete il crocifisso, invocando il principio della laicità dello stato. Una richiesta che il presidente di seggio ha esaudito, e tutto è proceduto regolarmente e  in un'atmosfera di rarà civiltà e reciproca comprensione.

 


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