"In riferimento alla notizia secondo la quale la Corte dei Conti avrebbe costituito in mora l’ex Giunta del Turco per la commessa per la realizzazione della banda larga, teniamo a precisare che l’Esecutivio regionale operò in applicazione delle legge regionale che riconosce l’operatività in house di Abruzzo Engineering. La legge non è mai stata osservata dal Governo e da soggetti istituzionali abilitati". E' quanto affermano Giovanni D'Amico e Franco Caramanico del Pd, assessori con Del Turco.
"L’Art. 11 della legge regionale n. 34 / 2007 al primo comma riconosce '….la valenza delle strutture societarie a capitale pubblico, quali strumenti efficienti ed efficaci per lo svolgimento e la produzione di beni e servizi strumentali all'attività di istituto, nonché per lo svolgimento esternalizzato, secondo legge, di funzioni amministrative di propria competenza…. … e attribuisce ad Abruzzo Engineering S.c.p.a., l’esercizio di diritti speciali esclusivi dell’Ente regione…'" aggiungono.
"Al successivo comma due recita ….. 'Allo scopo, le Strutture regionali competenti per materia, e in particolare quelle competenti in materia di ambiente, territorio, opere pubbliche, protezione civile e sistemi informativi, adotteranno i provvedimenti amministrativi attuativi delle disposizioni di cui al presente articolo'. E’ dunque in ottemperanza a quanto disposto dalla legge regionale - sottolienano D'Amico e Caramanico - che la Giunta Del Turco ha operato nella vicenda della banda larga e siamo tranquilli quanto all’esito istruttorio presso la Corte dei Conti.
C’è inoltre da sottolineare che le infrastrutture sono state regolarmente realizzate e costituiscono un volare innovativo determinante per la nostra regione per cui , dal punto di vista dell’efficacia della spesa, bisognerebbe definire rapidamente le procedure di messa in funzione e gestione".