Abruzzo Engineering, l'Idv chiede una commissione d'inchiesta

20 Settembre 2010   15:58  

Quarta e Del Turco gli ideatori, Chiodi il prosecutore di quello che già due anni fa il Sole 24 Ore, in un articolo di Roberto Galullo, definiva una sorta di cassaforte oscura. Si tratta di Abruzzo Engineering, la società teoricamente in House della Regione sulla quale la Magistratura sta indagando dai tempi di Sanitopoli, se non prima, e sulla quale ora anche Italia dei Valori chiede una Commissione speciale d'inchiesta.

 

La richiesta ufficiale domani nel corso del Consiglio Regionale per una commissione che non ha scopo di condannare nessuno - ha specificato in conferenza stampa il capogruppo d'Italia dei Valori Carlo Costantini - ma solo di fare chiarezza su una struttura all'interno della quale hanno girato qualcosa come cento milioni di denaro pubblico al di fuori di tutte le regole in materia di tutela del mercato e della concorrenza come la stessa Authority ammonì nell'agosto del 2008 e per la quale nessuno sembra in grado di assumersi responsabilità circa la certificazione della gestione, in ambito di economicità, efficacia, reclutamento del personale, effettiva funzione di società in house." D'altro canto Italia dei Valori, per tutelare le professionalità che lavorano all'interno della struttura, chiede la costituzione di un nuovo assetto, liberando la Regione dai vincoli con Selex e Fimmeccanica, le quali potranno ancora collaborare ma solo dopo aver vinto regolari gare d'appalto. Intanto il senatore Alfonso Mascitelli va oltre annunciando un' interrogazione al Ministero dell'economia: "Cercheremo di capire, visto che la Fimmeccanica, società facente capo al Ministero,  detiene un 30% all'interno della Selex che ha sua volta ha una partecipazione del 30% in Abruzzo Engineering, che fine hanno fatto i 20 milioni di euro che la Selex vanta come credito."


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