Abruzzo: M5S Accusa Destra per Bocciatura Legge Fine Vita, Polemica Esplode

20 Giugno 2025   13:27  

Il Consiglio regionale dell’Abruzzo respinge la proposta popolare sulla regolamentazione del fine vita, scatenando duri attacchi di M5S e Pd contro la maggioranza.

Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha respinto la proposta di legge d’iniziativa popolare sul fine vita, promossa con oltre 8.119 firme dalla campagna “Liberi Subito” dell’Associazione Luca Coscioni. La decisione, presa con il voto compatto del centrodestra, è stata motivata dall’argomento che si tratterebbe di una materia di competenza nazionale. In contrasto, il centrosinistra e il M5S hanno votato a favore.

Secondo i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Francesco Taglieri ed Erika Alessandrini, si è trattato di un “atto ideologico e irresponsabile” che ha ignorato il “grido silenzioso” di persone affette da gravi malattie in cerca di sicurezza e dignità. In aula hanno denunciato ritardi nelle audizioni e l’iter legislativo rinviato sistematicamente, definendo il voto “ipocrita.

Per il Pd Abruzzo, l’esito rappresenta una “brutta pagina della politica”, un insulto verso chi convive con sofferenze senza tutele normative, e un chiaro ritardo rispetto a regioni come la Toscana, che ha già adottato leggi in materia.

I promotori hanno inoltre sottolineato che la legge avrebbe solo regolamentato il suicidio medicalmente assistito nei casi già riconosciuti dalla Corte Costituzionale, senza introdurre nuovi diritti, ma offrendo percorsi chiari e sicuri.

Con il voto negativo, l’Abruzzo rimane nei ranghi delle Regioni in ritardo, mentre le associazioni chiedono immediato ritorno al dibattito in Commissione e in aula. Di fronte alla vacatio legislativa regionale, cresce la pressione su Roma per una normativa nazionale uniforme, capace di superare le disuguaglianze presenti tra territori.


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