Strada Parco, stop ai bus elettrici: arriva la decisione choc del Consiglio

20 Giugno 2025   13:34  

Il Consiglio di Stato conferma lo stop ai bus elettrici nel corridoio verde tra Pescara e Montesilvano, a condizione che il Comitato versi una fideiussione mensile di 50.000 euro.

La controversia sui bus elettrici TUA lungo la Strada Parco di Pescara ha ricevuto un nuovo impulso: il Consiglio di Stato, accogliendo l'appello della Regione Abruzzo, ha confermato la sospensione disposta dal Tar Abruzzo, ma con una novità rilevante. Il blocco resterà in vigore a patto che il Comitato Strada Parco Bene Comune versi una fideiussione bancaria di 50.000 euro mensili, a titolo cautelativo per danni eventuali.

Il Tar di Pescara, già a fine maggio, aveva interrotto il servizio dei bus elettrici riattivati sul tracciato dell’ex ferrovia, appellandosi alla mancanza dei necessari collaudi di sicurezza, in attesa dell’esito dell’udienza di merito fissata per il 22 maggio 2026.

Secondo la Sezione Quinta del Consiglio di Stato, con approccio precauzionale, le misure cautelari erano legittime, vista l’assenza di conclusione dei controlli da parte del Ministero e il potenziale impatto ambientale ed economico, tra cui l’utilizzo continuato di idrocarburi e la riduzione dei ricavi tariffari.

Il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha difeso la scelta della Regione, sostenendo che sospendere i bus elettrici significa tornare a veicoli inquinanti e obsoleti, mentre l’area merita tecnologie più moderne.

Nel frattempo, la sospensione ha portato a un'inattesa conseguenza: cittadini, ciclisti e famiglie hanno aumentato la fruizione della Strada Parco, ritornata un percorso pedonale e verde tra Pescara e Montesilvano.

Prossimi sviluppi:
– Il Comitato ha 10 giorni per presentare la fideiussione stabilita dall’ordinanza.
– Il Tar Pescara dovrà convocare rapidamente l’udienza di merito.
– Se confermato, il blocco rimarrà attivo fino alla decisione finale.

Il contenzioso apre di nuovo riflessioni sullo sviluppo di una filovia lungo l’ex tracciato ferroviario, parte di un progetto previsto dal CIPE fin dal 2002, e ancora incompleto, fra attese infrastrutturali e contrapposizioni tra mobilità sostenibile e tutela del verde pubblico


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