Abruzzo: Proiezioni Demografiche Indicano una Popolazione in Declino di 100mila Abitanti Entro il 41

06 Febbraio 2024   10:52  

Uno studio basato sui dati dell'Istat ha rivelato che entro il 2041 la popolazione dell'Abruzzo diminuirà di 100mila persone, segnando un declino del 8,33% in 19 anni. Questa intensità di decrescita è il doppio rispetto a quella prevista per l'intera Italia, stimata al 4,83%. L'economista di Sulmona, Aldo Ronci, ha elaborato queste previsioni preoccupanti, che suggeriscono un ritorno demografico simile a quello di un secolo fa per la regione.

Ronci ha attribuito questo declino demografico a un fenomeno allarmante: una diminuzione di 200mila abitanti di età compresa tra 0 e 64 anni, parallela a un aumento significativo di 100mila persone di età pari o superiore a 65 anni. Questo squilibrio nella distribuzione demografica potrebbe portare a tensioni sociali ed economiche, poiché la popolazione potenzialmente attiva e produttiva sarà in netto svantaggio rispetto a quella anziana.

Secondo le proiezioni di Ronci, l'unica eccezione a questo declino demografico sarà L'Aquila, che vedrà una modesta crescita di circa 1.150 abitanti. Al contrario, altri capoluoghi come Pescara, Teramo e Chieti subiranno notevoli diminuzioni di popolazione. Tra i comuni con più di 15.000 abitanti, solo Martinsicuro e Silvi registreranno incrementi minimi, mentre la maggior parte dei comuni costieri sperimenterà cali più o meno significativi.

Sulmona, in particolare, sarà uno dei centri più colpiti da questa tendenza, perdendo un quarto della sua popolazione entro il 2041 e retrocedendo di circa un secolo e mezzo rispetto ai livelli demografici del 1875.

Queste previsioni evidenziano la necessità di affrontare urgentemente le sfide demografiche e sociali che l'Abruzzo e i suoi comuni dovranno affrontare nei prossimi decenni.


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