Abusi edilizi, sotto accusa il sindaco di Cappelle sul Tavo

La contestazione mossa dai vigili urbani

23 Ottobre 2013   09:43  

Avrebbe trasformato la propria abitazione privata in studio medico e realizzato diversi altri lavori non autorizzati, perpetrando dunque di fatto un vero e proprio abusivismo edilizio.

Questa é l'accusa mossa nei confronti del sindaco di Cappelle sul Tavo, Maria Felicia Maiorano Picone, e del marito Maurizio Valloreo, che secondo il locale comando di polizia municipale sarebbero responsabili di "cambio di destinazione d'uso, realizzazione di opere edili varie, cambio prospetti dell'immobile di loro proprietà, in assenza di titolo autorizzativo".

Il contenuto del verbale, redatto lo scorso 19 settembre, é però stato pubblicato sull'albo pretorio del Comune solo pochi giorni fa, suscitando come prevedibile non poche polemiche.

Secondo i vigili urbani, la Picone (di professione medico) ed il marito avrebbero adibito una parte della propria casa a studio medico, oltre ad efffettuare una serie di lavori edili interni ed esterni senza chiedere prima alcuna autorizzazione, per i quali risulta comunquue che la coppia abbia già richiesto la sanatoria.

Tali lavori risalgono in realtà ad alcuni anni fa, ma la segnalazione dei vigili ha comunque provocato le immediate reazioni dell'opposizione comunale, che ha invitato il sindaco a rendere conto di quanto contestatole.

La replica della Picone non si é fatta attendere, asserendo che "la mia abitazione é anche ambulatorio da circa 15 anni, mi sono semplicemente resa conto solo ora che quei lavori potessero figurare come abuso edilizio. E' stata una mera dimenticanza, tanto che ho già presentato domanda di sanatoria".


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