Accademia dell'Immagine: centro sperimentale non riassorbe dipendenti. E la Regione li scarica

08 Ottobre 2011   08:00  

Il centro sperimentale di cinematografia, che grazie ad un accordo con Regione, Comune e Provincia dell'Aquila sottoscritto a luglio si appresta ad aprire una sede distaccata nel capoluogo d'Abruzzo, ha di fatto assorbito l'Accademia dell'Immagine, lasciando, però, a casa i suoi dipendenti.

Dei tredici lavoratori, infatti, solo tre sono stati riassunti dal centro sperimentale. Gli altri dieci, dal luglio 2008 senza stipendio dopo che la Regione con l'allora assessore Betti Mura chiuse i rubinetti, e dal 2003 senza un euro di contributi versati, sono dal maggio 2009 in Cassa integrazione.

Dieci persone che oggi, a due anni di distanza, per effetto della nota norma che a partire dalla 24esima mensilità riduce l'importo del sussidio del 30%, percepiscono 400 euro al mese. E per sopravvivere si vedono costrette, in molti casi, a fare il doppio o il terzo lavoro.

A loro, non ha pensato nessuno. Tantomeno la Regione, che nella stipula dell'accordo per far aprire a L'Aquila la sede del centro sperimentale di cinematografia non solo non ha imposto alcuna salvaguardia dei livelli occupazionali, ma, anzi, si è impegnata a versare all'istituto 300mila euro l'anno. La stessa somma con la quale prima finanziava l'Accademia, istituita, tra l'altro, con legge regionale.

L'ente fondato da Gabriele Lucci, intanto, nel post terremoto ha raddoppiato il proprio debito, passando dal milione e 250mila euro del 2009 ai 2,5 milioni di oggi. La Regione si è impegnata a ripianare il debito e a finire di pagare il mutuo aperto per l'acquisto della sede dell'Accademia.

Vicenda, quella della sede, che merita un capitolo a parte. La struttura di Collemaggio, inagibile a causa del sisma, vale 6 milioni di euro. Il suo recupero è finanziato da un decreto dell'allora commissario Guido Bertolaso, ma il Comune ancora non muove un dito per avviare il cantiere.

Il centro sperimentale di cinematografia, però, aveva bisogno di una sede. Così, è stato preso in affitto uno stabile in Via Rocco Carabba, vicino la stazione ferroviaria, che costa annualmente 60mila euro di affitto, oltre tutte le spese di gestione.

Ai microfoni di Abruzzo24ore.tv Giancarlo Iannucci, dipendente cassintegrato dell'Accademia.

di Marco Signori
riprese e montaggio Alessandro Di Giacomantonio

AGGIORNAMENTO-RETTIFICA

"Il Comune non ha alcuna responsabilità sui ritardi nel recupero della sede dell'Accademia a Collemaggio" dice l'assessore Stefania Pezzopane, che spiega come la scheda progettuale relativa allo stabile sia stata inviata a Chiodi "che non ha mosso un dito". Inoltre, spiega l'assessore, il cosiddetto decreto Bertolaso ha stanziato per la sede dell'Accademia 500mila euro, risorse però insufficienti che Chiodi dovrebbe integrare con altre. L'intervento di recupero, infine, "essendo all'interno di una proprietà della Asl dovrebbe essere programmato in modo integrale insieme agli stabili dell'azienda sanitaria, che è della Regione".


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