Accademia dell'Immagine: liquidare o ripianare? Braccio di ferro tra Comune e Regione

14 Novembre 2013   10:12  

Giorni decisivi per il destino dell'Accademia dell'Immagine dell'Aquila. Oberata da 2,4 milioni di euro.

Ieri si è svolta l'assemblea dei soci, a cui hanno preso parte il sindaco Massimo Cialente, in Rappresentanza del Comune dell'Aquila, Massimo Di Alessandro, funzionario della segreteria di presidenza di Gianni Chiodi, in rappresentanza della Regione, l’assessore Pino Tiberio in rappresentanza della provincia dell'Aquila. Il presidente della Lanterna Magica, Carlo Di Stanislao

Il colpo di scena è stato rappresentato dalla revoca dell’incarico al liquidatore, l'avvocato Luca Bruno, che negli ultimi tre mesi ha lavorato per ricostruire la situazione patrimoniale dell’Ente.  

La revoca è avvenuta per un vizio di forma: prima di nominarlo come commissario liquidatore si sarebbe dovuto deliberare lo scioglimento dell’ente.

 Sui conti dell'Accademia sta indagando anche la Guardia di Finanza e il sindaco Cialente insieme ad altre 10 persone è stato inviato dalla Corte dei Conti a fare chiarezza su presunti artifici contabili all’origine dell’inchiesta, si tradurrebbero, secondo la Corte, in un danno erariale di 600mila euro.

L’ artificio sarebbe stato messo in atto per ‘coprire’ una perdita di bilancio di 400.000 euro riferita alle annate 2008 e 2009. Tale perdita, se resa nota, dice la Procura della Corte, avrebbe comportato in maniera inevitabile la messa in liquidazione dell’Accademia.

Due le posizioni che si fronteggiano ora nel tavolo. La prima è quella della Regione Abruzzo e della Provincia che chiedono di dichiarare fallimento e di procedere allo scioglimento dell’Accademia.

Al contrario il sindaco Massimo Cialente e Di Stanislao vogliono prima far piena luce sulla situazione economico-finanziaria dell’Accademia nominando un advisor, in quanto hanno più volte sostenuto, ci sono ancora i margini per ripianare i debiti, vendendo ad esempio lo stabile inagibile di Collemaggio, di proprietà dell’ente, e che ha ottenuto 6 milioni di euro per la sua ricostruzione.

Il voto è finito finito inevitabilmente pari e patta. Cialente e Di Stanislao da una parte, Regione e Provincia dall'altra.

E così ora la ricognizione patrimoniale andrà al Tribunale e sarà un giudice a stabilire se far fallire direttamente l'ente o salvare l'Accademia.


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