Accoltella compagna a Pescara, l'indagato ammette lesioni ma nega il tentato omicidio

04 Maggio 2017   13:11  

Ha riconosciuto di avere procurato le lesioni alla donna che frequentava, ma ha respinto con forza la contestazione del tentato omicidio.

Si è svolta questa mattina, nel carcere di San Donato a Pescara, l'udienza di convalida per il romeno di 58 anni che nella tarda serata di lunedì scorso, al culmine di una discussione, ha accoltellato la sua donna, una connazionale, in un'abitazione del centro di Pescara dove quest'ultima accudiva una persona anziana.

L'interrogatorio, condotto dal gip Elio Bongrazio, alla presenza del pm Valentina D'Agostino e dell'avvocato difensore Romito Liborio, è durato circa mezz'ora.

L'indagato ha risposto alle domande del giudice, fornendo, secondo il legale, "la massima collaborazione e spiegando di avere agito per ragioni di gelosia". Il pm ha chiesto la restrizione dell'uomo in carcere; il gip si è riservato di decidere.

Il romeno non è stato in grado di indicare una fissa dimora dove eventualmente restare agli arresti domiciliari in attesa del giudizio.

Dalla ricostruzione dei Carabinieri, è emerso che l'uomo aveva raggiunto la compagna sul posto di lavoro per trascorrere qualche ora insieme. Poi la lite, sfociata in aggressione.

Nonostante le ferite e lo choc la compagna, con il coltello ancora nella schiena, era riuscita a scendere in strada, trovando riparo nella vicina casa della nipote dell'anziana assistita che aveva dato l'allarme.

I carabinieri avevano bloccato l'uomo nel giardino: in stato confusionale aveva ammesso di avere aggredito la compagna, consegnadosi subito dopo.  


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