Accordo di programma Univaq, l’Udu rompe gli indugi: proposta in 6 punti al Ministro Carrozza

30 Ottobre 2013   16:55  

"La proposta, approvata all’unanimità dal Consiglio Studentesco dell’Aquila e dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari: fascia di esonero tasse per i “quasi borsisti”, trasporto urbano potenziato e gratuito, risorse per finanziamenti e assunzioni straordinarie, vincolate al mantenimento di un’offerta formativa ampia e aperta.

Andrea Fiorini (Presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari e coord.UduAQ): “E’ la prima seduta sui contenuti di merito del nuovo CNSU e la mozione è stata approvata all’unanimità. E’ un segnale importantissimo, ora trattative con il Ministero, le istituzioni ci sostengano”.

A dicembre 2014 scadrà l’accordo di programma tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Università degli studi dell’Aquila, accordo che dispone una serie di misure volta a garantire la ripresa dell’Ateneo colpito dal sisma del 2009. Dopo le generiche dichiarazioni della Rettrice dell’Università dell’Aquila sul dopo accordo di programma, l’Unione degli Universitari dell’Aquila ha deciso di rompere gli indugi, e di mettere nero su bianco le proprie, articolate e ragionate proposte, per un nuovo accordo di programma tra Miur e Università dell’Aquila. (clicca qui per leggere la mozione)

L’obiettivo è impedire che a scadenza dell’accordo di programma si apra una stagione di pesanti tagli nell’Università dell’Aquila, con pesanti ricadute sulle speranze di rinascita della Città. Nell’immediato dopo sisma le agevolazioni, tra accordo di programma e protezione civile, erano incentrate sugli incentivi alle iscrizioni con le tasse gratuite e sulla definizione, in assenza di soluzioni alloggiative cittadine, di linee interurbane dedicate.

La proposta dell’Udu dell’Aquila per il futuro, ovvero per il periodo successivo al 2014, è incentrata su un ragionamento di fondo: come scritto nel documento OCSE, richiamato sempre da tutta la comunità politica e istituzionale, la città dell’Aquila può rinascere solo con un’Università che stabilizzi i numeri di studenti attuali, alzando al massimo il numero di universitari effettivamente domiciliati all’Aquila. Come si può leggere dalla proposta, nella nostra idea non c’è alcuna demagogia.

 


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