Accordo raggiunto sul bilancio di previsione del Comune di Pescara per il 2012

03 Aprile 2012   21:34  

“L’istituzione dell’Imu sulla prima casa al 4 per mille, con l’agevolazione al 3 per mille per i cittadini che stanno sostenendo il pagamento del mutuo e hanno un reddito non superiore ai 30mila euro. Nessun aumento per Irpef comunale, Tarsu e servizi a domanda individuale e l’individuazione di 110mila euro, da reperire alla prima variazione utile, da destinare al sociale. Sono questi alcuni dei punti fermi stabiliti nell’accordo raggiunto con i sindacati sul bilancio di previsione del Comune di Pescara per il 2012. Un accordo sottoscritto dopo svariate riunioni in cui con trasparenza e onestà abbiamo mostrato cifre e conti dell’amministrazione, partendo dai 15milioni di euro di minori trasferimenti da Stato e Regione che abbiamo cercato di coprire in ogni modo”. Lo hanno detto gli assessori alle Finanze Eugenio Seccia e alle Entrate Massimo Filippello nel corso della conferenza stampa odierna convocata con i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali per illustrare i contenuti del protocollo. Presenti Paolo Castellucci per la Cgil, Umberto Coccia per la Cisl, Luca Piersante per la Uil, Romano Cocco per la Fnp, Colazzilli per lo Spi e Settembrini per la Uilp, oltre allo staff tecnico comunale che ha lavorato sull’accordo, ossia il Direttore generale Stefano Ilari, il Dirigente della Ragioneria Giovanni D’Aquino con il dottor Andrea Ruggeri e il Dirigente dei Tributi Marco Scorrano.

“Per settimane abbiamo portato avanti un’intensa concertazione con i sindacati – ha spiegato l’assessore Seccia – che ci hanno rappresentato le esigenze sul sociale delle fasce più deboli della popolazione, esigenze che poi abbiamo sintetizzato con le linee di indirizzo del Comune di Pescara, raggiungendo un accordo che amo definire ‘storico’ perché ha saputo tenere conto di quelle che sono le necessità del territorio in un momento di particolare crisi economica”. “Fondamentalmente l’accordo si basa molto sulla manovra fiscale operata dall’amministrazione comunale sul settore tributi – ha aggiunto l’assessore Filippello -, una manovra che siamo riusciti a condividere con le Organizzazioni sindacali, prevedendo di lasciare invariata l’aliquota dell’Irpef comunale, la più bassa d’Italia, e confermando la fascia di esenzione per coloro che hanno un reddito sino a 15mila 50 euro, comprendendo in tale provvedimento anche i cittadini in mobilità o in cassa integrazione che potranno usufruire di tale benefit. Siamo riusciti a non aumentare la Tarsu, anche se nei prossimi anni dovremo riuscire a coprire il 100 per cento del servizio, e poi l’Imu, la nuova tassa imposta dallo Stato, che abbiamo fissato al 4 per mille per l’abitazione principale, ossia dove il nucleo familiare ha la propria residenza anagrafica, con la detrazione di legge di 200 euro e di altre 50 euro per ogni figlio convivente sino ai 26 anni, per poi prevedere l’agevolazione al 3 per mille per coloro che stanno pagando il mutuo per l’acquisto della prima e unica casa, hanno un reddito annuo non superiore ai 30mila euro e soprattutto non sono titolari di altri immobili sul territorio nazionale. E poi ancora, ascoltando i sindacati – hanno aggiunto gli assessori Seccia e Filippello – abbiamo mantenuto ferme anche le tariffe dei servizi a domanda individuale, ossia asili nido, refezioni, scuole, trasporto scolastico e impianti sportivi”. I sette punti fissati nell’accordo sottoscritto lo scorso 30 marzo, alla presenza anche dell’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini, a conclusione del percorso di concertazione, sono i seguenti: destinare le entrate rivenienti da lotta all’evasione fiscale, eccedenti lo stanziamento attuale, nella misura del 35 per cento, al settore sociale; destinare al settore sociale, alla prima variazione utile, la somma di euro 110mila, rinveniente da future partita in entrata attualmente in itinere; destinare il 10 per cento dell’eventuale maggiore gettito Imu ordinario alla spesa per il sociale; mantenere l’aliquota Imu prima casa nella misura del 4 per mille; ridurre l’aliquota Imu al 3 per mille per coloro che hanno acceso un mutuo per l’acquisto della prima e unica casa e comunque con un reddito familiare non superiore a 30mila euro; confermare l’attuale regime dell’addizionale comunale Irpef e Tarsu; confermare le attuali tariffe dei servizi a domanda individuale per l’anno 2012. “Inoltre – ha aggiunto l’assessore Seccia – le parti si sono impegnate a incontrarsi entro il mese di luglio 2012 per la verifica del rispetto dei patti sottoscritti”. “Il primo aspetto da sottolineare è il metodo – ha detto Coccia -: siamo riusciti ad avere incontri serrati in cui, Comune e sindacati, ci siamo ascoltati a tutela delle fasce più deboli. Il secondo aspetto centrale è il contrasto all’evasione fiscale e l’investimento di una quota significativa del gettito per il sociale, prevedendo ancora la fascia di esenzione Irpef per chi ha un reddito inferiore ai 15mila 50 euro, un risultato acquisito, ma che andava confermato, e in tal senso siamo all’avanguardia a livello nazionale perché in quella fascia di reddito è compresa la parte più debole della popolazione. Con la manovra inoltre recupereremo quei minori trasferimenti che sul sociale avranno un impatto di almeno 1milione e mezzo di euro”. “Diamo merito innanzitutto all’assessore Seccia di aver attuato un percorso di condivisione portando avanti una discussione di merito rispondente alla condizione sociale odierna – ha detto Paolo Castellucci -. Le problematiche sono evidenti: Pescara è la città d’Abruzzo in cui c’è il maggior tasso di disoccupazione rispetto alle altre province, dunque ha la condizione sociale più grave e il Comune deve intervenire. In tal senso abbiamo incontrato la disponibilità dell’assessore Seccia a discutere e, a fronte dei minori trasferimenti regionali e nazionali che incideranno per 15milioni di euro sul bilancio del Comune di Pescara e contro i quali continueremo la nostra battaglia, abbiamo fatto scelte importanti, di principio e di merito perché a Pescara non ci saranno aggravi sulla spesa delle famiglie, restando bloccate le tariffe per asili e scuole. Inoltre il secondo principio è la lotta all’evasione fiscale stabilendo di destinare il 35 per cento dei nuovi tributi alla spesa per il sociale, un principio di fondo che dovrà divenire un modello per tutti i Comuni. In tal modo abbiamo calcolato che riusciremo a recuperare 800mila euro sull’evasione fiscale e 200mila euro sull’Imu. Il Comune di Pescara non ha ridotto la sua spesa per il sociale, la spesa è ridotta per i minori trasferimenti, ma con la manovra abbiamo recuperato parte di quelle risorse. E poi ricordiamo che quando parliamo della riduzione dell’Imu al 3 per mille per coloro che stanno pagando un mutuo, è evidente che ci rivolgiamo principalmente alle giovani coppie”. “Gli assessori Seccia, Filippello e Cerolini – ha proseguito Piersante – con la lotta all’evasione fiscale vanno a colpire quella parte di popolazione che non comprende né i pensionati né i dipendenti, mentre la conferma della fascia di esenzione sull’Irpef ci permette di tutelare utenti in mobilità e cassintegrati”. “Oggi – ha aggiunto Romano Cocco – anche le forze politiche di opposizione dovranno prendere atto dell’accordo, in caso contrario dovranno giustificare perché non sono favorevoli alla lotta all’evasione fiscale”.

 


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