Accorpamento province Pescara e Chieti, Mascia pronto a guidare un coordinamento

11 Luglio 2012   18:09  

"Contattero' i sindaci di Montesilvano e Spoltore per creare un coordinamento, che sono pronto a guidare, per affrontare in maniera coordinata la tematica dell'accorpamento delle Province di Pescara e Chieti. Questo non e' un derby tra due citta', ma e' una vicenda ben piu' delicata che non puo' ridursi a quattro chiacchiere, perche' coinvolge gli assetti amministrativi e organizzativi di interi centri urbani, le nostre economie e le nostre specificita' che non possono essere disperse ne' sacrificate".Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia annunciando l'assunzione di nuove iniziative sul tema dell'accorpamento delle Province di Pescara e Chieti. "La salvaguardia di Pescara e degli interessi dei miei cittadini - afferma il primo cittadino - e' una battaglia che intendo condurre e portare avanti sino in fondo, senza campanilismi, ma tutelando una realta' territoriale, quella del capoluogo adriatico, che porta benefici a tutto l'entroterra.

"In realta' - ha detto il sindaco - l'intervento, se vogliamo, anche a gamba tesa del Presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, al quale ieri ho regalato il volume sulla storia di Pescara-Castellamare, redatto dal suo collega di partito Licio Di Biase, non ha fatto altro che anticipare un dibattito istituzionale che interessa l'intera regione e al quale dobbiamo prestare massima attenzione. Al di la' degli aspetti piu' o meno di colore, non possiamo accettare che Pescara perda il proprio ruolo di capoluogo di provincia perche' oggi Pescara e' molto di piu', e' il simbolo di una grande area metropolitana, e' una citta'-regione attorno alla quale ruota un intero universo economico, culturale, turistico, finanziario". 

 "I miei uffici sono gia' al lavoro per approfondire i contenuti del Decreto che non sono del tutto chiari: e' evidente - rileva Mascia - che non si puo' pensare di operare l'accorpamento delle Province semplicemente tenendo conto di numeri e dati freddi, ossia estensione territoriale, numero dei Comuni e della popolazione, perche' devono essere valutati anche altri fattori, come il ruolo che una citta' oggi riveste in ambito regionale e il ruolo di Pescara come 'seconda sede istituzionale della Regione' e' inequivocabile e lampante. Non mi appassiona il dibattito su Pescara che rifiuta di essere assoggettata a Chieti o viceversa, ne' mi appassionano le guerre di campanile, e infatti la grandezza della nostra citta' deriva proprio dalla capacita' dei pescaresi di guardare oltre le sterili contrapposizioni e di mostrare la giusta lungimiranza. Mi preme piuttosto difendere il ruolo della mia citta' come luogo baricentrico che porta economia e ricchezza anche alle altre citta', non solo quelle della nostra provincia, ma anche a Chieti, Teramo e L'Aquila". Secondo il sindaco "quel decreto non potra' essere applicato secondo criteri generali perche' Pescara ha specificita' ben precise che difenderemo in ogni modo. Quella per la tutela della nostra citta' e del suo ruolo a livello regionale e' una battaglia che intendo condurre mettendomi alla guida dei pescaresi, ma soprattutto chiedo la piena collaborazione e il sostegno di tutti i comuni della provincia, per un tema che non puo' e non deve avere colore politico. Per tale ragione contattero' per primi i sindaci di Spoltore e Montesilvano, Di Lorito e Di Mattia, per poi creare un coordinamento che sappia coinvolgere l'intero territorio provinciale chiamando in causa anche le Associazioni e le Organizzazioni di categoria per una mobilitazione territoriale generale". 


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