Accusato di concussione, carabiniere sospeso dall'Arma ed a processo. Ma lui si difende

L'imputato: "Trent'anni in divisa senza macchie"

22 Maggio 2014   12:29  

Il luogo comune vuole che chi svolga o abbia svolto l'attività di carabiniere lo rimanga poi per sempre, anche una volta smessa la divisa, per cui è facile immaginare come possa reagire un militare cui questa viene tolta.

E' quanto accaduto al brigadiere Fiorenzo Boccuzzi, 49 anni, circa 30 con indosso la divisa della Benemerita, accusato di concussione e destinatario di una misura cautelare di divieto di dimora a Teramo, nonché indagato e sospeso dal servizio dal Comando Generale dell'Arma.

Assistito dal suo legale, l'avvocato Giannicola Scarciolla, Boccuzzi ha risposto ieri alle domande del gip Giovanni de Rensis e del pm Luca Sciarretta, respingendo le accuse e ricostruendo tutti i presunti episodi di concussione di cui si sarebbe macchiato, oltre a domandare la revoca della misura cautelare (su cui il gip si è riservato). "Non ho mai abuisato della divisa che indosso" - ha dichiarato ai magistrati il militare - "e per me parlano 30 anni di servizio senza alcuna macchia".

Il brigadiere, in servizio presso il reparto radiomobile della Compagnia di Teramo, secondo l'accusa avrebbe approfittato del proprio ruolo e della propria divisa per per farsi consegnare generi alimentari, occhiali, un casco da motociclista che poi non avrebbe pagato o, tutt'al più, avrebbe pagato a prezzi irrisori.

Inoltre, avrebbe anche fatto eseguire da un artigiano alcuni lavori elettrici in casa sua, dicendogli - come si legge in alcuni atti dell’indagine - "qua non ci sta da fare preventivi, forse non hai capito il lavoro che faccio, io faccio il carabiniere, se ti incontro per strada ti faccio passare un brutto quarto d’ora". Per quest'ultimo episodio, il reato contestato è la tentata concussione, dal momento che l'artigiano si oppose.


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