Il coordinatore di Aeranti-Corallo (la federazione delle emittenti private italiane ndr.) Marco Rossignoli lamenta i ritardi di erogazione dei contributi a fondo perduto assegnati agli editori televisivi.
Perchè in Italia senza finanziamento pubblico non si fa televisione.
Sappiatelo, le emittenti nazionali, ma sopratutto le locali che "si danno arie" da grossi network vivono per un buon 40% di finanziamento pubblico a fondo perduto, cioè non si devono restituire.
Quindi oggi quando accendete la TV e vedete il politico che parla sappiate che quell'intervista la pagate due volte!
Il comunicato ufficiale:
"Inaccettabili ritardi" nei procedimenti di erogazione di misure di sostegno al settore televisivo locale.
Lo denuncia Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, riferendosi a quanto disposto dalla legge n.448/98 e successive modificazioni e dal DM n. 292/04 che parlano di erogazione di contributi che vengono annualmente erogati dal ministero dello Sviluppo Economico sulla base di graduatorie regionali redatte dai Comitati Regionali per le comunicazioni a seguito di bando di gara che lo stesso Ministero deve emanare entro il 31 gennaio di ogni anno.
Rossignoli lamenta che in particolare non e' stato ancora emanato il decreto del Ministro di ripartizione, tra i vari bacini di utenza, dello stanziamento relativo all'anno 2011; non e' stato ancora emanato il Decreto del Ministro di ripartizione, tra i vari bacini di utenza, del saldo relativo all'anno 2010 (per il quale e', ad oggi, stanziato e corrisposto solo un acconto); non e' stato ancora emanato il Bando del Ministro relativo alle misure di sostegno per l'anno 2012 (che in base al DM n.292/04 doveva essere emanato entro il 31/1/2012).
Rossignoli evidenza che le misure di sostegno hanno contribuito, negli anni, allo sviluppo delle imprese televisive locali, nell'ottica di sostenere l'informazione locale di qualita'; inoltre hanno favorito la crescita dell'occupazione lavorativa nel comparto.
"I lamentati ritardi - ha aggiunto Rossignoli - sono inaccettabili perche', stante la crisi del mercato pubblicitario, rappresentano un contributo molto importante per la stabilita' economica-patrimoniale delle imprese televisive locali che, attraverso l'informazione sul territorio, svolgono un servizio di interesse generale".
Aeranti-Corallo invita quindi i parlamentari e le forze politiche ad "intervenire con decisione per dare immediatamente soluzione alla problematica".