Aereo Caduto nel Sinai, Sempre Più Probabile Attentato. Russia Blocca i Voli, Turisti Bloccati

07 Novembre 2015   06:45  

E' sempre più concreta la possibilità che ad abbattere l'aereo russo precipitato sabato sul Sinai sia stata una bomba.

L'ipotesi è sepre più la pista principale degli investigatori e ci sarebbero conferme anche dalle due scatole nere recuperate (una danneggiata in parte).

Secondo 'France 2', citata dai media francesi, un inquirente che ha avuto accesso ad una scatola nera ha detto di avere sentito distintamente il rumore di un'esplosione, che non sarebbe successivo ad un guasto del motore.

Anche gli inquirenti inglesi sarebbero sempre più convinti dell'ipotesi della bomba a bordo, magari piazzata nella stiva prima del decollo.

E' quanto ha appreso la Bbc, che riferisce delle nuove informazioni ottenute mercoledì dal Joint Terrorism Analysis Centre del governo britannico. La tesi che stanno seguendo i servizi britannici è che qualcuno con accesso alla sezione della stiva dell'aereo in cui vengono imbarcati i bagagli abbia inserito il dispositivo esplosivo poco prima del decollo.

FSB RACCOMANDA LA SOSPENSIONE DEI VOLI DALLA RUSSIA ALL'EGITTO

La Russia per scelta del suo presidente Vladimir Putin ha raccomandato la sospensione dei voli dalla Russia verso l'Egitto e sarà lo stesso Fsb, il servizio di sicurezza federale russo a vigilare sul rispetto dello stop.

Tutto questo fino a quando non saranno state chiarite le cause dell'incidente del 31 ottobre scorso sul Sinai e saranno prese le necessarie contromisure di sicurezza.

"Fino a quando non saranno state stabilite le cause dell'incidente - ha detto il direttore dell'Fsb, A leksandr Bortnikov , durante una riunione della commissione Antiterrorismo - ritengo sia appropriato sospendere i voli degli aerei russi verso l'Egitto. Questo riguarda anzitutto i flussi turistici". Il responsabile dell'intelligence di Mosca ha poi riferito che le autorità egiziane hanno dato accesso agli investigatori russi perché esaminino tutti i frammenti dell'aereo precipitato ed anche ai bagagli. In ogni caso, ha tenuto a precisare, c'è bisogno di "oggettività assoluta" nelle indagini e "dati confermati" per stabilire le cause del disastro.

OBAMA

"Credo che vi sia la possibilità che vi fosse una bomba a bordo e noi la stiamo prendendo molto seriamente", ha detto Barack Obama in un'intervista radiofonica, rendendo così ufficiale la posizione riportata da fonti dell'intelligence americana riguardo al fatto che sia sempre più accreditata la pista dell'attentato.

"Non credo che noi sappiamo ancora" cosa abbia causato il disastro, ha poi aggiunto cautamente il presidente americano. "Quando abbiamo un disastro aereo, in primo luogo dobbiamo affrontare la tragedia e poi fare in modo che vi sia un'inchiesta sul campo - ha detto ancora Obama - noi spenderemo molto tempo per fare in modo che i nostri inquirenti e la nostra intelligence possano capire esattamente quello che è successo prima di fare qualsiasi dichiarazione finale. Ma è certamente possibile - ha ribadito in conclusione - che vi fosse una bomba a bordo".

Fonti dell'intelligence americana hanno rivelato nei giorni scorsi che si ritiene possibile che l'ordigno esplosivo, forse una valigia bomba, sia stato piazzato sull'aereo, con l'aiuto di qualcuno all'interno dell'aeroporto della località turistica egiziana, dallo Stato Islamico o suoi affiliati.

FORZE SPECIALI IN AEROPORTO

L'esercito egiziano ha inviato le sue forze speciali all'aeroporto di Sharm el-Sheikh, dove migliaia di turisti stranieri si imbarcano per ritornare in patria, nel quadro delle misure adottate in seguito all'incidente del 31 ottobre scorso sul Sinai. Secondo le tv satellitari arabe, diversi veicoli delle forze speciali sono arrivati all'aeroporto della località turistica sul Mar Rosso.

ALITALIA

A partire da oggi Alitalia ha predisposto un rafforzamento delle misure di sicurezza sull’aeroporto de Il Cairo. Lo rende noto un comunicato della Compagnia aerea. Alitalia ha tra l’altro disposto, si legge ancora, la sospensione del trasporto merci e corrispondenza nelle stive e la non accettazione di bagagli che viaggiano senza proprietario.

Alitalia, prosegue la nota, raccomanda ai passeggeri in partenza da Il Cairo di presentarsi in aeroporto almeno due ore prima della partenza per via delle misure aggiuntive di sicurezza applicate e ribadisce che non effettua voli, né di linea né charter, sulla penisola del Sinai e che nessuna sua rotta transita sopra il deserto del Sinai, o in altre zone di guerra.

GIUDICE MARINI IN VACANZA A SHARM, NON CREIAMO INUTILI ALLARMISMI

A Sharm el Sheikh c'è anche Antonio Marini, il magistrato che da pm, nel corso della sua carriera, si è occupato di importanti processi, dall'attentato al Papa all'assassinio di Aldo Moro. "Basta con gli allarmismi - afferma da Sharm il magistrato all'Adnkronos - qui la situazione è di assoluta normalità. Ci sono tanti italiani che stanno vivendo in tutta tranquillità la loro vacanza. Solo nel nostro resort ce ne sono ottocento". "Domani ritornerò con un volo della Egypt air come previsto dal mio pacchetto viaggio - spiega Marini - E con me ci sono tanti italiani che rientreranno domani regolarmente".


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