Agenti penitenziari aggrediti con una stampella nel carcere di Castrogno

21 Settembre 2024   12:24  

Due fratelli detenuti, di origine siciliana, hanno assalito brutalmente il personale penitenziario con una stampella, causando ferite agli agenti.

Nuovo episodio di violenza nel carcere di Castrogno, riportato ancora una volta al centro delle cronache per gravi disordini interni. Come reso noto da Giuseppe Pallini, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), due agenti di Polizia Penitenziaria sono stati aggrediti da due detenuti, fratelli di origine siciliana, per motivi apparentemente banali. "L'attacco è stato vile e improvviso", ha dichiarato Pallini, sottolineando che i due detenuti stavano facendo pressione per essere trasferiti in un altro reparto del penitenziario.

Uno dei due fratelli, autorizzato all'uso di una stampella a causa di problemi di deambulazione, ha sfruttato l’ausilio medico come arma per colpire gli agenti. Il violento attacco ha provocato lesioni significative ai due membri del personale di Polizia Penitenziaria, i quali sono stati immediatamente trasferiti al pronto soccorso dell'ospedale locale. Entrambi sono stati dimessi con una prognosi di 15 giorni.

Pallini, portavoce del SAPPE, ha espresso solidarietà ai colleghi feriti, ribadendo che questo ennesimo episodio di violenza evidenzia ancora una volta le gravi criticità del sistema penitenziario in Abruzzo. “La situazione è diventata insostenibile, con agenti spesso costretti a lavorare in condizioni di estrema difficoltà, esposti a continui rischi fisici e psicologici", ha affermato Pallini.

Le aggressioni contro il personale delle carceri sono purtroppo in aumento in tutta Italia, e il caso di Castrogno rappresenta solo l'ultimo di una serie di episodi che mettono in luce la crescente tensione all'interno delle strutture penitenziarie. Il sovraffollamento e la carenza di personale sono tra le principali cause di questi disordini, secondo le associazioni di categoria, che da tempo chiedono interventi urgenti per migliorare le condizioni di lavoro degli agenti e la gestione dei detenuti.

Il sindacato SAPPE, attraverso le parole di Pallini, ha richiesto ancora una volta un rafforzamento degli organici e misure preventive più efficaci per tutelare gli agenti di polizia penitenziaria, che si trovano a dover fronteggiare situazioni sempre più difficili all'interno delle carceri. "Non possiamo continuare a lavorare in queste condizioni", ha dichiarato, "è necessario che le istituzioni riconoscano il pericolo quotidiano cui siamo sottoposti e agiscano di conseguenza".

Anche a livello nazionale, la questione della sicurezza nelle carceri è diventata un tema di crescente rilevanza. Sono numerosi gli appelli lanciati da diverse sigle sindacali che denunciano una situazione di emergenza, aggravata dalla mancanza di risorse adeguate per affrontare la crescente escalation di violenza tra le mura degli istituti penitenziari.

Il caso di Castrogno mette in evidenza, una volta di più, la necessità di rivedere le modalità di gestione dei detenuti con problematiche fisiche e psicologiche, e di adottare misure che possano garantire maggiore sicurezza per chi lavora quotidianamente in questi contesti difficili.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore