Aggredisce e deruba parroco del Sacro Cuore, poi gli chiede perdono

Il prete: "Perdono concesso, ma rubare non è la soluzione"

22 Aprile 2014   09:31  

Brutta avventura davvero, quella vissuta la notte tra Pasqua e Pasquetta da don Giovanni Masciulli, parroco della chiesa del Sacro Cuore di Pescara, che si è visto aggredito e derubato.

Autore del gesto è stato un uomo sulla quarantina, che la sera di domenica si è introdotto in chiesa, sorprendendo intorno alla mezzanotte il sacerdote in sagrestia. A questo punto, l'individuo ha quindi deciso di colpire alle spalle il parroco per rapinarne la pensione (650 euro circa), e poi dedicarsi a manomettere la cassetta delle offerte.

Prima di allontanarsi con il bottino, tuttavia, l'uomo ha voluto rivolgere una richiesta di perdono al sacerdote. "Mi perdoni, per Pasqua i miei figli non hanno avuto nulla. Non lo farò più e ridarò tutto": queste le parole che, ha riferito lo stesso don Giovanni, l'uomo gli avrebbe rivolto dopo aver commesso il furto.

Don Giovanni, dal canto suo, non ha negato il perdono all'uomo, evidentemente spinto ad un gesto simile dalla disperazione derivante dall'assenza di denaro, non mancando comunque di lanciargli un appello: "Il perdono va sempre concesso ed è stato lui a chiederlo, ma rubare non è la soluzione per risolvere i disagi".

Il sacerdote, dopo l'aggressione, ha chiamato la polizia per denunciare l'accaduto, facendosi inoltre prestare le cure per le lievi ferite riportate. Dopo aver rassicurato i fedeli circa le sue condizioni, ha celebrato regolarmente la messa l'indomani mattina.

Sul furto, intanto, sta indagando la Scientifica, che ha già rinvenuto all'interno della parrocchia alcune tracce di sangue del rapinatore, probabilmente feritosi nello scassinare la cassetta delle offerte.


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