Aggressione in ospedale, sputi alla dottoressa, rischia carcere pesante

10 Gennaio 2025   16:02  

Nuova legge Nordio contro la violenza sui sanitari applicata per la prima volta in Abruzzo.

Un grave episodio di aggressione ha coinvolto il personale del pronto soccorso dell'ospedale di Pescara, dove un uomo di 44 anni ha sputato ripetutamente in faccia a una dottoressa in servizio. Questo atto violento potrebbe costargli una condanna tra due e cinque anni di reclusione, in base alle disposizioni del decreto Nordio, entrato in vigore lo scorso ottobre. Il provvedimento prevede pene più severe per chi aggredisce medici e infermieri e introduce l'arresto "in flagranza differita", consentendo di fermare i responsabili entro 48 ore dal reato.

Il sostituto procuratore Gennaro Varone ha contestato al pescarese, noto alle forze dell'ordine, l'accusa di "lesioni a personale sanitario" secondo l’articolo 583 quater del codice penale. Si tratta di una delle prime applicazioni della norma nella regione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’aggressione risale al 18 ottobre. L’uomo avrebbe provocato "intenzionalmente" uno stato di ansia reattivo alla dottoressa, diagnosticato come conseguenza di violenza sia verbale sia fisica.

Ora l’indagato ha ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Difeso dall’avvocato Carlo Di Mascio, ha venti giorni per presentare memorie difensive, depositare documenti o richiedere un interrogatorio. Successivamente, la procura deciderà se chiedere l’archiviazione o il rinvio a giudizio.

Il 44enne ha un lungo passato di problemi con la giustizia per reati contro il patrimonio. Tra le sue imprese precedenti, spiccano furti aggravati e rapine, soprattutto nei negozi di Pescara, Montesilvano e Chieti. Nel 2020 fu arrestato dopo aver sottratto un lampadario insieme alla compagna dal negozio Obi di San Giovanni Teatino.


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