Agguato con pistola a due rappresentanti, gioielliere interviene e fa arrestare uno dei malviventi

Momenti di paura in via Piave

29 Gennaio 2014   10:21  

Scena da autentico Far West urbano quella cui si è assistito ieri in via Piave, con tanto di colpo di pistola in aria, calci, pugni e, in conclusione, inseguimento e cattura dei due malviventi grazie al sangue freddo di un commerciante.

Erano circa le 13, quando due rappresentanti di gioielli veneti, recatisi a Pescara per presentare il loro campionario a Gianluca De Florentiis, 42enne titolare della gioielleria "Gemmy", erano usciti dal locale per via della chiusura e tornarvi dopo pranzo, ma una volta raggiunta l'auto si è parato loro di fronte un malvivente, che da tempo stazionava insieme al complice nelle vicinanze, evidentemente con l'intenzione pregressa di rapinare la gioielleria.

Il malvivente ha puntato una pistola alla testa di uno dei rappresentanti, tentando di sfilargli la valigetta con i preziosi, incontrando tuttavia la reazione dell'uomo, che ha afferrato e spostato in alto il braccio del rapinatore, il quale a sua volta ha lasciato partire un colpo, e subito dopo ha iniziato a colpire il rappresentante alla testa col calcio dell'arma.

Il tiolare della gioielleria, dopo aver chiesto alle commesse di avvertire le forze dell'ordine, si è fiondato presso l'auto dei rappresentanti senza pensarci due volte: ne nasce una nuova colluttazione, ancor più grossa e confusa, al termine della quale il gioielliere, con l'aiuto di due baristi, ha inseguito ed acciuffato uno dei due rapinatori, il 26enne napoletano Bernardo Torino, con vari precedenti penali, passandolo poi in consegna agli uomini della squadra mobile.

E' invece riuscito a fuggire in moto il complice di Torino, le cui ricerche sono tuttora in corso.


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