Agricoltura, Cia: riprende fiato ma i conti restano in rosso

15 Febbraio 2011   11:30  

Dopo mesi di dati negativi, il valore aggiunto dell'agricoltura torna a crescere, ma la situazione del settore "resta sempre estremamente difficile". Lo sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito alle rilevazioni preliminari sul Pil rese note dall'Istat e spiega: "L'incremento congiunturale registrato nel quarto trimestre del 2010 (ancora non quantificato) segue i cali, sempre congiunturali, del primo trimestre (meno 3,1 per cento), del secondo (meno 2,7) e del terzo (meno 1,2). Una ripresa, quindi, ancora lontana. Il dato, pero', conferma la grande vitalita' delle imprese agricole, nonostante i problemi con i quali sono costrette a confrontarsi".

La crescita messa a segno dall'agricoltura "e' un elemento confortante, ma va preso con le dovute cautele", avverte il presidente della Cia, Giuseppe Politi, "il settore, pur in presenza di una crescita del valore aggiunto, fa ancora i conti con aziende oberate da onerosi costi produttivi, contributivi e burocratici, da prezzi sui campi non remunerativi, da redditi sempre piu' falcidiati. Non solo. Si deve anche pensare che l'incremento del quarto trimestre dello scorso anno viene dopo un lungo periodo di continue e preoccupanti flessioni che non sono state affatto recuperate". Per Politi "indubbiamente siamo in presenza di un segnale che apre un flebile spiraglio nel fosco panorama dell'agricoltura italiana, ma da qui a dire che la crisi e' superata ce ne vuole.

Il settore continua a vivere una delle crisi piu' dure degli ultimi trent'anni. Ancora tante questioni attanagliano le aziende, sia sotto il profilo dello sviluppo che della competitivita'". aggiunge: "non e' un caso che da tempo sollecitiamo misure realmente incisive in grado di dare concreti sostegni agli imprenditori e di avviare al piu' presto un nuovo progetto di politica agraria. Comunque, il dato positivo -aggiunge il presidente della Cia- non deve essere un alibi perche' il governo continui a non riservare la giusta attenzione al mondo agricolo. Anzi, crediamo indispensabile che da parte dell'esecutivo vi sia un reale presa di coscienza della gravita' delle questioni che condizionano i produttori. C'e' l'urgenza di interventi mirati e concreti per contrastare l'attuale emergenza".

Per questo la Cia ha espresso "malcontento nei confronti del 'Milleproroghe'", ha concluso Politi, "un provvedimento che non da' alcuna risposta agli agricoltori, ma che premia unicamente i furbi delle quote latte. Il 'bonus gasolio', gli interventi a sostegno del settore bieticolo e i finanziamenti alle Associazioni degli allevatori rappresentavano misure importanti in grado di dare un sollievo agli imprenditori, che non possono continuare a operare in una crisi profonda e nella perenne incertezza. Il governo e la maggioranza, invece, le hanno completamente ignorate".


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