Venti euro al giorno in nero per 12 ore di lavoro nei campi dall'alba al tramonto, corrispondenti a 1,60 euro l'ora, un quinto del minimo sindacale. I dati sono del rapporto #Sottoterra di Uila, Unione italiana lavori agroalimentari, e Eurispes, e raccontano la storia della "nuova schiavitu'" nei campi italiani.
Per i lavoratori agricoli sommersi questi prezzi sono praticamente la regola: 1,90 euro l'ora dalle 5 della sera alle 5 del mattino - si legge nel dossier - chi 35 euro al giorno per raccogliere le ciliegie o 38-40 euro al giorno come bracciante nei campi sono le altre possibilita' di retribuzione.
Il lavoro informale e non dichiarato, poi, richiama ovviamente l'attenzione della criminalita': secondo il rapporto Eurispes, il volume d'affari dell'agromafia e' stimato in circa 14 miliardi di euro. Solo due anni fa questa cifra si attestava intorno ai 12,5 miliardi.