Agricoltura, L'Europa si riprende i soldi che l'Abruzzo non spende

Febbo: un disastro annunciato, denunciato e certificato

06 Marzo 2017   11:39  

“Un film già visto, un disastro annunciato, denunciato e oggi purtroppo anche certificato. Sui conti abruzzesi rischia di abbattersi una bella batosta da parte di Bruxelles, a causa dei risultati della nostra Regione che rischia di perdere parte dei  fondi europei per l’agricoltura non ancora spesi.

A certificarlo è la Rete Rurale Nazionale – Mipaf (Ministero) che ha reso disponibili on-line le performance di spesa delle Regioni d'Italia sui rispettivi Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020 aggiornate al 31 dicembre 2016.

A preoccupare, più del solito, è proprio l'andamento della spesa pubblica della nostra Regione”.

Questa la denuncia dei  Consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri nel corso della conferenza stampa di questa mattina. 

“Questi dati – ribadiscono i rappresentanti di Forza Italia - dimostrano con forza le nostre ragioni quando denunciammo mesi fa i ritardi di tutta la programmazione al 30.09.2016 dal Por FERS, al FSE per arrivare al PSR mentre il Direttore generale dott.ssa Cristina Gerardis e il Responsabile dell’Autorità di Gestione dott. Giovanni Savini (nel frattempo fuggito dal ruolo e dalla Regione) innescarono una polemica basata sul nulla e presentarono, dopo audizione in Commissione Vigilanza, un cronoprogramma dettagliato e puntuale che avrebbe riportato la spesa su posizioni accettabili, anzi a detta loro, molto importanti.

 

 

Invece il nulla, anzi la performance continua la discesa e ci allontaniamo sempre più  dagli obbiettivi annuali che la Commissione europea indica annualmente.

La strategia messa in campo è confusionaria, non rispondente alle realtà e alle dinamiche ma, soprattutto, è portata avanti da una macchina amministrativa che è stata smembrata e mortificata in questi anni, prima con un riforma presentata come la rivoluzione del nuovo Governo regionale ma rilevatisi totalmente fallimentare, poi con trasferimenti eseguiti come “deportazioni” su cui anche il Tribunale di Teramo si è espresso chiaramente e poi con la scelta scellerata, miope e disastrosa dei prepensionamenti che ha finito di ingessare un apparato già al collasso.

 

 

Si è “lavorato” nell’ottica di dare risposte solo di facciata, cioè fare i bandi perseguendo la solita politica degli annunci e spot, ma sulla reale incidenza ed utilizzo da parte del mondo agricolo delle cospicue risorse senza nessuna possibilità di attuazione e quindi siamo al terz’ultimo posto sulla posto con un disastro 2,6 %.

Mentre siamo al penultimo posto per il rischio disimpegno automatico con una preoccupatissimo 14,75%, peggio di noi solo il Friuli (16,25%).

Abbiamo - spiegano Febbo e Sospiri - le pratiche del bando “pacchetto giovani” bloccate in Direzione da quasi un anno dopo i ritardi e rinvii per la sua pubblicazione e ne sono state esaminate solo 200 su 750 presentate, per cui una proiezione buonista come data per la pubblicazione graduatoria (senza contare ricorsi ecc.) può essere fine luglio (sic!!!); la Misura inerente i Gal ancora bloccata nonostante l’aggiudicazione attraverso una graduatoria pubblicata da tre mesi per l’assurda vicenda della lettera con richiesta di proroga; le Misure investimenti, cioè la "sostanza" del PSR, pubblicate a fine dicembre (sempre nell'ottica del rispetto del cronoprogramma di cui sopra e della politica dei comunicati stampa - sic !!!) con scadenza 31 marzo ma tutto il  mondo rurale ne chiede la proroga: il portale è stato aperto solo a fine febbraio ma soprattutto c’è da presentare il “Bipol”, un business plan degno dei più avanzati studi di ingegneria finanziaria mondiale: roba da matti, senza parole!!! insomma ci troviamo di fronte a un disastro totale che il mondo agricolo non può sopportare e che denunciamo ormai da troppo tempo.

Occorre un cambio di direzione e di strategia  per mettere a disposizione dell’economia agricola abruzzese i ben 436 milioni di euro che faticosamente eravamo riusciti a portare in Abruzzo con la nuova programmazione 2014-2020. 

Il disastro sui fondi europei non interessa solo il mondo agricolo ma tutto il Por-Fers e FSE. Crediamo – concludono Febbo e Sospiri – che questa sia l’ennesima dimostrazione di come questo governo regionale in questi anni abbia messo in campo azioni poco lungimiranti e affatto concrete per il rilancio dell’economia abruzzese”.  


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