Al 118, solo il 18% di codici rossi lo sono davvero

28 Febbraio 2013   11:17  

Nello scorso anno, in tutta la Provincia, il servizio Emergenza ha effettuato 14.883 interventi, 2.500 in più dell’anno precedente, con 12 postazioni sul territorio. Cause degli interventi: patologie per traumi, cardiovascolari e neurologiche.

L’AQUILA - In un anno oltre 4.000 chiamate come codice rosso al 118 della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila ma solo 759, appena il 18% del totale, a consuntivo, si sono rivelate casi effettivamente gravi, con la conseguenza di sottrarre le ambulanze medicalizzate all’assistenza di reali situazioni di emergenza.
Nello scorso anno 3.353 utenti, su un totale di 4112 - hanno chiamato impropriamente il 118 Asl n.1, in tutta la Provincia di L’Aquila, per un inesistente ‘codice rosso’ (che dà precedenza assoluta agli interventi delle ambulanze), sottraendo così i mezzi di soccorso, specificamente equipaggiati, a interventi realmente gravi. Insomma, una telefonata per effettive ragioni di codice rosso può salvare la vita ma, in caso contrario, rischia di metterne a repentaglio un’altra. E’ la conclusione che scaturisce dall’analisi dei dati del servizio 118 della Asl e che va consegnato alla ‘riflessione’ della collettività, nell’interesse di tutti, per favorire la diffusione di una nuova cultura sanitaria della popolazione e un approccio diverso col servizio Emergenza della Asl.
Le ambulanze del 118, infatti, attrezzate per il codice rosso, con medico e personale addestrato, vanno chiamate solo in presenza del massimo grado di emergenza. Viceversa, richieste al di fuori di questa motivazione, rischiano di far spostare l’ambulanza nel posto e nel momento sbagliato. Al di fuori del ‘rosso’, peraltro, la Asl ricorda che i casi meno gravi (bianco, verde e giallo), vengono comunque soccorsi con le ambulanze diversamente equipaggiate.
Dai dati del 118 della Asl n. 1, Servizio diretto dal dr. Gino Bianchi, emerge la necessità di una nuova ‘cultura’ sanitaria, da parte della popolazione, nell’approccio all’attività di Emergenza. L’invito degli operatori sanitari, insomma, è di fornire, al momento della richiesta, elementi il più possibile chiari da permettere una valutazione sul tipo di intervento da predisporre. Certo, per l’utente non sempre è facile tenere a bada panico, preoccupazione e concitazione; l’invito alla popolazione è però di evitare consapevoli esagerazioni oppure l’impulso di mobilitare un’ambulanza purchessia, a prescindere dal grado di gravità; tutto ciò ovviamente, nell’interesse di tutta la collettività.
Tra gli oltre 4000 codici rossi, chiamati dagli utenti nel 2012, a conferma di quanto detto, solo nel 7% dei casi (302) è stato verificato un danno alle funzioni vitali mentre, nell’11 % (457), il 118 ha constatato il decesso. Al di fuori di questi casi, le altre richieste inoltrate al telefono erano, a seconda dei casi, codice bianco (2), giallo (9158) e verde (1251).
14.883 interventi: 2.500 in più dell’anno precedente.
La task force del 118 Asl ha sostenuto uno sforzo supplementare, rispetto al 2011, assicurando, nel 2012, 14.883 interventi, ben 2.500 in più.
Al primo posto le patologie traumatologiche e, a seguire, patologie cardiovascolari, neurologiche e respiratorie.
Ampia parte degli interventi (oltre 10.000), si è concentrata nella fascia diurna, 8-20.00, in misura minore ( 4.259) in quella notturna (20-8.00). I più numerosi, in relazione al luogo, gli interventi a domicilio (oltre 6.000), seguiti da quelli in strada (1862).
I contatti telefonici complessivi, giunti al centralino del servizio di tutta la Provincia, sono stati 95.000.
La task force Asl.
L’organico del 118, impiegato a turno sul territorio provinciale, è costituito da 54 medici e da 20 infermieri a cui si aggiungono quelli, in dotazione al pronto soccorso dei vari presidi ospedalieri, che sono a disposizione del Servizio Emergenza, concorrendo così a formare l’equipaggio delle ambulanze.
Analogo discorso per gli autisti: 9 quelli nella pianta organica del 118, oltre agli autisti che, pur essendo in organico al pronto soccorso dei presidi ospedalieri, sono a disposizione dell’ Emergenza.
11 postazioni fisse e una stagionale.
Per coprire tutto il territorio della provincia, la Asl si avvale di 11 punti operativi fissi: L’Aquila, Avezzano, Sulmona, Castel di sangro, Carsoli, Tagliacozzo e Pescina (con servizio 24 ore), e (limitati invece alle 12 ore ): Pratola Peligna, Montereale, Pescasseroli, Navelli. A queste 11 basi di Emergenza la Asl, come impegno supplementare, ha aggiunto quella stagionale di Ovindoli per fronteggiare le necessità legate al turismo bianco e quindi all’affluenza, durante determinati mesi dell’anno, degli appassionati di sci sulle piste innevate.
A questa ragguardevole organizzazione di uomini e mezzi, a capo della quale c’è il Direttore del 118, dr. Bianchi, va aggiunta l’articolata e preziosa ‘costellazione’ delle associazioni di volontariato che, con le loro 30 ambulanze, affiancano l’attività istituzionale della Asl.
Le ambulanze, a seconda della esigenze, hanno a bordo il medico (7650 interventi) o altri operatori (6177 interventi). A questa dotazione di mezzi va aggiunto il parco elicotteri, importantissimo, che ha soccorso, nel 2012, 286 persone.
Gli interventi per area.
Ecco i numeri dell’attività delle postazioni 118, con copertura delle 24 ore, svolta con la collaborazione delle diverse associazioni di volontariato: l’Aquila 4.979 interventi, Avezzano 3.059, Sulmona 2.018, Pescina 1.068, Castel di Sangro 650, Tagliacozzo 631, Carsoli 487.


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